Gia’ campione italiano overall AICW 2019 (www.riwmag.com/carlo-lignola-il-nuovo-campione-overall-aicw-2019/) Carlo Lignola si riconferma campione italiano overall AICW 2020.
Modesto e super appassionato delle regate, RIWmag lo ha raggiunto per un’intervista a proposito di questo suo nuovo risultato.
RIW: Buongiorno Carlo e ben tornato su RIWmag, ancora una volta con la corona del campione italiano overall AICW, nel 2020 il tuo secondo titolo consecutivo. Con quali risultati assoluti sei riuscito a riconquistare questo titolo?
Carlo Lignola: Quasi mi imbarazzo a sentirmi chiamare Campione Italiano Overall 2020, voglio essere onesto, quest’anno sarebbe davvero spettato ad un componente della famiglia Spanu (oggi un vero team vista anche la presenza della bravissima Maddalena) in particolare Matteo Spanu o suo figlio Nicolò non hanno vinto solo perché non è stato disputato il nazionale wave in Sardegna, ed è pacifico che in caso contrario non sarei stato certo io a vincere questo particolare titolo che in definitiva finisce per premiare chi si cimenta in più discipline piuttosto che il più bravo in una singola classe. Ovviamente sono contento e cercherò di ripetermi anche il prossimo anno ma se sarò battuto da chi lo merita più di me non potrò che essere lieto anche perché finirà per rendere un pelo più importati queste due vittorie. Per essere precisi questi i miei risultati del 2020: 6° classificato al nazionale formula windsurfing pinna tradizionale, 11° in Coppa Italia della stessa categoria; 18° al nazionale slalom pinna tradizionale; 19° al nazionale slalom foil; ed un modestissimo 41° al nazionale formula foil (aggiungo, per quest’ultimo risultato: senza avere una pinna all’altezza di questo genere di regate e sprovvisto delle vele adatte).
RIW: Il 2020 è stato un anno decisamente anomalo. Il Covid ha stravolto la vita di tutti e riuscire a organizzare e partecipare alle regate è stata una vera e propria sfida. Come hai vissuto il tuo 2020 agonistico?
C.L.: Inutile dire che la pandemia ha stravolto anche il calendario agonistico dell’AICW e molte regate inizialmente programmate presso circoli che da tempo si erano candidati ed avevano raccolto ampi consensi dei regatanti sono state annullate e spostate nella seconda parte della stagione ed in altri luoghi. Infatti il Grand-Slam ad esempio, programmato per inizio luglio a Vieste è stato annullato e solo grazie allo sforzo del direttivo di AICW e del circolo TWKC di Talamone in Toscana è stato possibile, ad esempio, dar vita a settembre, al tanto agognato Nazionale Slalom Fin con un numero di partecipanti discreto (ad eccezione di alcuni Big del circuito che onestamente mi sono mancati perché è grazie a loro che il campionato diventa emozionante anche per uno spettatore) allo stesso tempo anche il Nazionale Formula Windsurfing con pinna tradizionale è stato cancellato dall’originaria tappa di Vindicio a Formia e ripescato in extremis a Torre Annunziata ad inizio ottobre.
In conclusione in circa un mese ci siamo giocati tutti i titoli nazionali (mi metto anche io tra gli aspiranti di quello di categoria non certo per quello assoluto); aggiungerei tra l’altro che abbiamo vissuto tutto quasi alla giornata con il timore che un evento anche se riprogrammato potesse essere comunque annullato per improvvisi problemi sempre legati al Covid! Insomma, piccoli grandi problemi hanno condizionato un po’ tutti e considero già un grande risultato quello che l’Associazione Italiana Classi Windsurf è riuscita a fare nel 2020 in uno ai Circoli che con l’AICW appunto hanno reso possibile tutto ciò.
RIW: Ognuno reagisce alle grandi difficolta’ della vita in modo diverso e spesso sono proprio i grandi cambiamenti che ribaltano “le classifiche”. Tu sei stato campione italiano overall AICW sia prima (2019) che dopo (2020) l’arrivo del Covid. Il Covid ha senza dubbio creato difficolta’ per tutti i regatanti di tutte le classi veliche, ma in confronto ai tuoi avversari pensi di aver reagito meglio di altri a questa pandemia, o pensi che il Covid non abbia stravolto troppo le classifiche windsurfistiche italiane delle classi in cui gareggi?
C.L.: Secondo me bisogna fare una distinzione tra due tipologie di regatanti per valutare se il Covid abbia avuto dei riflessi concreti sul nostro mondo. Distinguerei il windsurfista per passione dal windsurfer professionista; alla prima categoria – cui appartengo – presi gli accorgimenti del caso (distanziamento, rinuncia a spot affollati anche da semplici bagnanti ed allenamenti entro i confini regionali) i riflessi negativi seppur evidenti sono abbastanza attenuati anche perché le nostre regate sono prive di montepremi e dunque di facile gestione e programmazione, il discorso invece assume ben altra ed ahimè più grave veste se pensiamo ai professionisti del nostro amato sport. Il PWA ad esempio è fermo da un anno e ad oggi il calendario 2021 non mi sembra sia stato ancora stilato; inoltre per gestire al meglio una preparazione da “pro” degna di questo nome occorre un budget di tutto rispetto necessario in primo luogo per raggiungere e soggiornare nelle mete estere più miti e ventose ove allenarsi con i rivali più forti, il tutto combinato con le attuali difficoltà legate agli spostamenti, ai sempre possibili ed inaspettati obblighi improvvisi di quarantena, ciò crea un mix impegnativo da affrontare, se poi condisci il tutto con un mercato di settore non proprio floridissimo ecco che temo vi siano dei riflessi negativi sui compensi destinati agli atleti professionisti; mi sono permesso di addentrarmi in un ambito che non mi compete però l’assenza di tanti – troppi aggiungerei – nomi importanti al nazionale slalom di Talamone mi ha destato preoccupazione e timori, spero infondati, per il futuro agonistico dei nostri giovani campioni.
RIW: L’arrivo del vaccino lascia sperare ma a sentire gli esperti ci vorranno ancora molti mesi prima di poter tornare ad una vita simile a quella pre-Covid. Come prevedi o cosa ti aspetti dalla prossima stagione agonistica?
C.L.: Direi che nei limiti del possibile si tenterà di rispettare il calendario agonistico nazionale già stilato e che in quello che chiamerei paddock, mutuando il termine dal mondo motociclistico, occorrerà fare ancora più attenzione incrementando il distanziamento e l’uso della mascherina; per il resto penso che già tutti si stiano muovendo nella direzione giusta (FIV, Circoli Velici ed AICW) vedi ad esempio l’eliminazione dell’albo dei comunicati durante le regate con l’introduzione dell’albo on-line, della cancellazione della fase di iscrizione in sede di regata in favore di quella telematica e dello skipper meeting distanziato e solo all’aperto; insomma, anche il 2021 sarà un anno inevitabilmente condizionato dal Covid ma mi auguro che tra precauzioni varie e perché no, primi vaccini, si riuscirà comunque a portare a termine la stagione agonistica.
RIW: In Italia alcuni esperti di settore hanno affermato che la pandemia del Covid abbia rafforzato la consapevolezza dei praticanti degli sport outdoor che dopo due lockdown hanno ancora piu’ voglia di tornare a svagarsi all’aria aperta. Secondo te, confrontandoti con i windsurfisti che ti circondano abitualmente e osservando gli spot dove ti alleni e dove svolgi le regate, c’è stata una simile reazione anche sui campi di gara ?
C.L.: Sono sempre stato convinto del fatto che gli sport più belli siano quelli che si svolgono all’aperto, a contatto con la natura e oggi a cinquanta anni aggiungo: senza inquinare. Il windsurf è la perfetta sintesi di tutto ciò. Oggi ancora più di prima dico: che grande sport il windsurf in tutte le sue espressioni! Peraltro praticarlo in questa parte dell’anno con la tranquillità che solo il mare in inverno concede, non fa altro che farmi apprezzare ancora di più questi momenti di vera evasione dalle difficoltà quotidiane.
RIW: In base alla visibilità che abbiamo a disposizione oggi, quali sono i tuoi obiettivi agonistici per il 2021?
C.L.: Vorrei continuare ad allenarmi con un minimo di costanza, regatare ancora in ambito nazionale nelle classi cui ho partecipato negli ultimi anni (SL e FW sia fin che foil) e con l’aiuto del windsurf cercare di non invecchiare dentro! Parlando in senso lato di vecchiaia mi vengono in mente (sorrido) gli amici storici del formula – loro sì che, capitanati da Andrea Volpini, costituiscono lo zoccolo duro del mondo delle regate – e che da tanti anni continuo con estremo piacere ad incontrare ogni volta che rispolvero letteralmente l’attrezzatura da FW per partecipare al nazionale; ecco, vorrei provare tramite Riwmag a fare un appello ai “vecchi ragazzi” del formula: “Attrezzatevi e venite a regatare in formula foil, è il futuro, non lasciatevi scoraggiare, non vedo l’ora di vedervi anche sul foil, sono certo che in poco tempo farete faville, così da continuare a ridere e scherzare come durante l’ultimo evento FW a Torre Annunziata” !
Infine consentimi qualche breve ringraziamento: inizio da chi prendendomi in giro con simpatia per il mio titolo vinto a suo ironico dire solo perché sarei un eterno presenzialista mi ha più volte scherzosamente sollecitato affinché lo ringraziassi: si tratta del mio super amico e fedele compagno di uscite nonché regatante Francesco Vorraro che nei giorni più difficili, dove dopo il primo lock-down non sapevo come e dove allenarmi, mi ha fatto conoscere il suo home spot accogliendomi con disponibilità e allegria; come poi non citare il mio “caddy personale” Piero (mio figlio, in una delle foto siamo assieme durante la regata di Talamone) che appena può esce in tavola con me e mi accompagna nelle trasferte, così come il mio fornitore ufficiale di materiali: Mr. Neil Pryde/JP Italia, Luis Marchegger che, come si vede da una delle foto, quando è stato necessario, mi ha messo a disposizione tutto il suo rig personale per consentirmi di essere competitivo in regata, un grazie poi al Circolo Canottieri Napoli che con tanto orgoglio mi ha sostenuto ed incoraggiato dopo la medesima vittoria dello scorso anno, infine un sentito grazie a Cristiano (Cricco) Siringo ed a Carlo Cottafavi che quali Presidente e Vice Presidente dell’AICW hanno reso possibile e contribuito al regolare svolgimento dei vari campionati nazionali; mi permetto poi di ringraziare anche Te Ezio, non solo per questa intervista ma principalmente per il tuo costante apprezzatissimo impegno per farci vivere anche al PC, con RIWMAG, il windsurf davvero a 360°; vorrei andare oltre, ma chi sa di meritare la mia gratitudine non necessita di queste righe!
interview: RIWmag
photo: courtesy Carlo Lignola, AICW, CST, WGS, TWKC, e Domenico Cocchia.