Ha vinto lo slalom dello Stintino Contest 2013, ottimo wave rider, windsurfista stimato e rispettato da tutti, delegato AICW della III Zona Sardegna: RIWmag ha intervistato Emanuel Argiolas.
RIW: Ciao Emanuel, grazie per aver accettato il nostro invito per questa intervista. Wave, slalom e un ruolo istituzionale all’interno dell’Aicw, cosa ti rende più orgoglioso?
E.A.: sono cose molto diverse tra loro ma si sposano con la passione che ho sempre avuto per il windsurf. Il fatto di essere delegato zonale dell’AICW per me è una cosa nuova ma inizia a darmi delle soddisfazioni. Il fatto di riuscire a mettere nel calendario delle tappe, oltre alle classiche di slalom, anche di wave e freestyle è una cosa che sino ad oggi non si era mai vista, mi fa certamente piacere anche perché vedo tutti i ragazzi molto entusiasti nel poter dimostrare il loro valore anche a livello regionale.
RIW: come si gestiscono due discipline tanto diverse come il wave e lo slalom?
E.A.: le due discipline sono totalmente diverse e ci vorrebbe una struttura fisica molto differente, ma io le pratico per divertimento, la prima scelta va sicuramente sul wave, è quella che mi da le emozioni più forti, la seconda la pratico per tenermi allenato e poi stando al Windsurfing Club Cagliari non puoi farne a meno, li c’è una tradizione radicata negli anni.
RIW: cosa si può fare per migliorare la promozione di questo sport in Italia?
E.A.: organizzando più eventi a livello zonale per contenere i costi e coinvolgere il maggior numero di persone in modo da creare quello spirito di gruppo che rispetto agli anni 80 si è un po’ disperso, non si possono organizzare eventi per poche persone, così nessuno sponsor sarà disposto ad investire su di noi.
RIW: Stintino Contest, Sa Barra Freestyle Contest, SWK Alghero, Windsurf Grand Slam Coluccia, campionato italiano e sardo wave, l’isola ha scelto di spingere forte sul windsurf aldilà della crisi?
E.A.: la crisi è forte e si sente soprattutto nella nostra isola, ma bisogna reagire e da parte mia aumenta la voglia di fare, quindi ho spinto per coinvolgere tutti nel rilancio, confrontandomi con Matteo Spanu e Gigi Madedu per creare eventi a livello zonale, e poi a livello nazionale dove farli se non in Sardegna, è il posto che ti garantisce la riuscita degli eventi e ti puoi permettere di passare una settimana di ferie portandoti dietro anche la famiglia visitando posti meravigliosi.
RIW: la Sardegna è una delle regioni più ventose d’Europa, si potrebbe sfruttare meglio a livello di turismo surfistico?
E.A.: si, penso che sia molto sottovalutata, se penso al Garda e a quanto turismo gira in quella zona, la Sardegna ha un potenziale 100 volte superiore, è ancora tutto da creare.
RIW: il nord è ormai famoso tra Porto Pollo e Murta Maria e i vari spot wave, il sud invece? Pensi sia sottovalutato?
E.A.: il sud Sardegna in maniera particolare è sottovalutato, ci sono un sacco di posti dove praticare wave , slalom e freestyle di qualità altissima ma come detto prima mancano le strutture turistiche.
RIW: cosa pensi del livello dei rider sardi? Manca qualcosa a livello giovanile, magari attraverso rapporti con le scuole?
E.A.: il livello penso che sia buono, è mancata una generazione di ragazzi tra i top come Barrella, Ciabatti, Angiuli, ma stanno per arrivare nuovi nomi che sentiremo nominare spesso come Michele Cittadini, Mattia Onali, Carlo Ciabatti, Marta Maggetti ed Elena Vacca. Questi sono solo alcuni nomi del folto gruppo frutto del Windsurfing Club Cagliari che ha investito molto sulla loro crescita surfistica.
RIW: a Cagliari regna sovrano il movimento RS:X e Techno con Marta Maggetti portabandiera. Un buon punto di partenza in vista di Rio 2016 e le Olimpiadi 2020?
E.A.: Marta ci crede molto nel suo progetto e spero un giorno di vederla alle Olimpiadi, ogni giorno è la prima ad entrare in acqua per allenarsi con tanta tenacia, mentre gli altri si allenano e hanno tutte le carte in regola per sfondare ma sono in un momento un po’ di sbandamento, devono capire che strada prendere dato che ormai con il Tecno hanno praticamente finito e con l’RS:X non si divertono. D’altronde non si possono biasimare, ci siete mai saliti su quelle tavole?
RIW: la tua posizione in merito alla concorrenza del kite come classe olimpica?
E.A.: penso che Kite e Windsurf siano stati accostati erroneamente perché in tutti e due si usa una tavola ma sono sport completamente diversi, come dire sci e snowboard. Non vedo il motivo per cui uno debba escludere l’altro alle Olimpiadi, il kite è alla luce dei fatti più moderno e spettacolare dell’RS:X ma la colpa è stata nel non rinnovare il windsurf con dei prodotti più attuali e performanti.
RIW: progetti futuri?
E.A.: godermi ogni uscita in mare con gli amici e promuovere il nostro meraviglioso sport.
Interview: Simone Pierini 4 www.RIWmag.com
photo courtesy: Emanuel Argiolas