Coluccia, terzo giorno di regate e il maestrale è ormai finito, è il suo ultimo giorno qui al Grande Slam, così in questa giornata di riposo abbiamo intervistato una persona che ci ha fornito un altro punto di vista delle regate: Claudio Alessandrello, giudice FIV di incredibile esperienza. L’intervista di Vittorio Greggio per RIWmag.
RIW: Ciao Claudio, perché non ci spieghi il tuo ruolo qui a Coluccia tanto per cominciare?
C.A.: Ciao RIW, allora il mio ruolo qui è di responsabile di tutti i campi di regata a parte del freestyle, per il quale serve una preparazione che i Giudici FIV non hanno. In pratica io sovrintendo tutta l’attività in acqua di Raceboard, Formula windsurfing e Slalom. Queste classi si dividono per intensità di vento, così dai 3 nodi fino ad intensità comunque basse abbiamo le regate Raceboard, con tavole che ricordano i vecchi Mistral classe olimpica. Con almeno 7 nodi si regata con il Formula windsurfing su percorsi upwind e con venti medio-forti si gareggia con lo Slalom in percorsi downwind, quindi a favore di vento.
RIW: Cosa pensi di questo Grande Slam qui a Coluccia in Sardegna?
C.A.: Ti dirò, sono pochi i posti in Italia dove si potrebbe organizzare una manifestazione così e secondo me Coluccia è il migliore, qui non ci sono tanti dei problemi che normalmente rendono altri spot inadatti, come lo shorebreak che qui è assente perché lo spot è protetto delle onde e senza rischi per gli atleti. Cè tutto ciò che serve per la race area, una spiaggia dove atleti e pubblico hanno tutto lo e spazio che potrebbero desiderare e condizioni favorevoli per tutte le discipline. Ultimo e non certo per importanza, Coluccia è un posto splendido. Insomma ci troviamo in una fabbrica del vento con tutto ciò che serve per ospitare una manifestazione come questa.
RIW: Come sono andate le regate finora?
C.A.: Parlando di macchina del vento abbiamo avuto due giorni perfetti, i ragazzi del freestyle si sono divertiti, noi sui campi di regata anche di più. Io credo che la giornata di ieri sia stata una delle più memorabili dello slalom italiano: abbiamo portato a termine tre tabelloni di regate, con gli atleti contentissimi e il pubblico che ha visto strambate a 50 metri dalla riva ed ha potuto apprezzare questa disciplina.
Io credo che una giornata di vento leggero come oggi sia stata quasi ben accolta dai ragazzi che hanno avuto modo di riposarsi perché ieri sono tornati a terra davvero stremati.
RIW: Cosa pensi e cosa speri per il dopo Grande Slam?
C.A.: Io mi auguro che questa festa del windsurf serva a far capire quanto è bello questo sport e svegli l’interesse di sponsor e aziende che decidano di investire nel futuro. Ciò che vorrei è vedere gare come questa diventare un appuntamento fisso a cui si possa accedere a numero chiuso, perchè vorrà dire che ci saranno così tanti atleti desiderosi di prendervi parte che si dovranno limitare i posti. Sarebbe il massimo vedere un rilancio del windsurf grazie a regate come questa in tutta Italia in modo che questo splendido sport possa avere l’importanza che merita e, passata questa crisi, si torni ad avere grande windsurf. Di certo l’AICW si sta battendo duramente per questo risultato.
RIW: Questo è un augurio che ci facciamo tutti, grazie mille Claudio per averci raccontato la regata dal tuo punto di vista e buon rientro a casa, alla prossima.
C.A.: Grazie a voi, a presto RIW.
text & photo: Vittorio Greggio 4 www.RIWmag.com