Era da quasi due anni che stavamo programmando articoli di tecnica con la nostra collaboratrice Greta Benvenuti. Poi una sequenza prolungata di imprevisti ci ha obbligato a rimandare questo progetto fino ad oggi.
Ma questa volta finalmente possiamo iniziare con la prima puntata dedicata a tutti i neofiti e alle ragazze del windsurf: Greta ci spiega come armare la vela!
Attenzione, l’argomento sembra a priori banale e scontato, ma questo articolo contiene dettagli interessanti e utili per ottenere la massima semplicita’ con il minimo sforzo.
Greta Benvenuti: “prima di tutto devo controllare di avere tutto il materiale necessario, molte volte mi è successo di arrivare su uno spot in una giornata epica ed avere dimenticato a casa qualche pezzo, quindi imprimete bene nel vostro data base questa lista:
● vela
● albero
● boma con cima di recupero e riduttore per rdm
● prolunga
● trapezio (o qualcosa per cazzare)
Ora siamo pronti ad “armare” (=montare) la nostra vela.
Prendo la vela e con le spalle al vento la srotolo dalla base per circa metà,
prendo la parte più sottile dell’albero e la inserisco nella tasca dell’albero dal basso,
poi prendo la seconda parte dell’albero (quella più grossa) e la unisco alla prima controllando che non ci sia sabbia nella giunzione e che le due parti siano unite bene.
Ora spingo l’intero albero dentro la tasca fino al top, dove si bloccherà in un tappo o nella cucitura (dipende dalle varie marche di vele).
A volte inserire l’albero è dura perciò mi aiuto afferrando con una mano l’albero dall’apertura della tasca dove andrebbe agganciato il boma e con l’altra la tasca d’albero sopra il boma, con una mano spingo e con l’altra faccio scorrrere l’albero all’interno della tasca … più facile da farsi che da dirsi insomma!
Una volta inserito l’albero controllo che sia bloccato bene nel top e sicura di questo vado a inserire la mia prolunga per dare tensione alla vela dal basso. Quanta prolunga devo dare alla mia vela? C’è scritto sulla vela, ma questo funziona se ho usato l’albero consigliato dall’azienda altrimenti partendo dalle indicazioni della casa vado un pò a tentativi …
Ora c’è la parte più bella, quella che dopo miliardi e miliardi di volte ancora riusciamo a sbagliare ih ih, il giro della cima dalle carrucole della prolunga a quelle della vela senza incrociarle.
C’è un metodo preciso ma dipende da come sono posizionate le carrucole nella vela, non sempre è uguale per tutti, quì in foto potete vedere come la cima scorra in sequenza dalla carrucola più interna a quella esterna senza mai incrociarsi …
In altri modelli di carrucole la cima scorre dalla prima all’ultima e poi torna al centro.
Perchè non si devono incrociare? Primo perchè quando vado a tirare per cazzare la vela le cime non scorrono e secondo perchè se s’incrociano a lungo andare con lo sfregamento e le vibrazioni in acqua potrebbero rompersi e lasciarci al largo. Quindi controllate bene!!!
Ora sono pronta per cazzare la mia vela … mi siedo per terra, faccio una gassa alla base della cima, punto un piede sulla prolunga e usando la spinta della gamba tiro la cima con la mano o con il trapezio verso di me.
Se non riuscite potete usare il “cazzatore”, uno strumento molto semplice che si trova in commercio nei negozi di windsurf che vi consiglio per preservare la vostra schiena da possibili incidenti dovuti proprio a questo movimento del tirare la vela … io lo uso per lo slalom, senza non ci riuscirei.
Quanto devo cazzare la mia vela? Alcune aziende stampano dei simboli sulla penultima finestra con delle indicazioni ma generalmente si cazza molto con vento forte e meno con vento leggero. Personalmente tendo a cazzare molto di caricabasso le mie vele perchè le sento più leggere e neutre in surfata.
Ora manca solo il boma e il mio rig è pronto per navigare. Prendo il riduttore … nooo … il riduttore dove l’ho messo?
Quante volte vi è successo di lasciarlo a casa? A me mille perciò ogni volta che smonto il boma dopo un’uscita in windsurf lo inserisco nella maniglia del boma così sono sicura che è sempre lì.
Ok, aggancio il riduttore all’albero più o meno all’altezza di dove andrò a posizionare il boma ed ora inserisco il boma dal basso con la maniglia dalla parte dell’albero.
Posiziono l’apertura sul riduttore, la fisso con la corda e poi chiudo la maniglia che va a stringere sull’albero.
Posso gia’ inserire la cima di recupero alla prolunga.
Ora vado a regolare la misura ideale del boma che è indicata sulla vela e fisso il boma alla bugna cercando di non incrociare le cime.
Quanto devo cazzare di bugna? Generalmente io tiro finchè, facendo una lieve pressione con la mano sulla parte di bugna della vela, la vela va a toccare il boma senza fatica. Oppure mi metto dalla parte dell’albero e faccio una pressione con due mani sulle due stecche centrali verso il centro della vela e vedo come flette la vela, se non tocca il boma allora significa che è troppo rigida e la mollerò un pò di bugna finchè non tocca senza troppa pressione.
Se prima dicevo che mi piaceva la vela molto cazzata di caricabasso ora invece vi dico che mi piace poco cazzata di bugna, ovvero mi piace con un pò di pancia così ho più potenza nei salti. Il trim è molto personale e cambia in base alla condizioni di vento e mare perciò imparate ad ascoltare le vostre sensazioni in acqua e se non vi piace come tira la vostra vela tornate a riva e fate dei piccoli cambiamenti, a volte basta veramente poco per trovare il giusto trim. L’ultima cosa da controllare sono le stecche, se vedete delle piccole pieghe in senso longitudinale intorno alle stecche allora significa che sono troppo “molli” e dovrete regolarle con la chiavetta stringendo finchè non scompaiono.
Ora siete pronte, mettetevi muta e trapezio e correte in acqua per un’altra indimenticabile uscita!!!”
text: Greta Benvenuti – www.RIWmag.com
FOTO by Sara Bernardini, rider riccionese!