RIWmag e Serena Zoia (Loftsails, 99Novenove / I-99, Prolimit) hanno surfato insieme un’onda metaforica per conoscersi meglio. Serena è una ragazza che vive da diversi anni mano nel … boma con il windsurf, si è trasferita dall’Italia alla Spagna per potersi allenare al meglio. Surfando e saltando Serena ha risposto alle domande di RIWmag, l’uscita è stata piuttosto interessante, al posto della penna ha usato la pinna per risponderci, e al posto della carta ha usato uno specchio d’acqua … un po’ mosso e accarezzato da un bel vento forte, come piace a lei.
RIW: Ciao Serena, presentati ai lettori di RIWmag, chi sei, quanti anni hai, dove vivi, quali sono i tuoi interessi?
Serena Zoia: Ciao Ezio e Monica, ciao a tutti, mi chiamo Serena Zoia, sono nata in provincia di Como ma vivo in Spagna, a Tarifa, da ormai quasi sei anni! Sono sempre stata molto sportiva e ho fatto di tutto, soprattutto sport di montagna fino ai 20 anni, poi ho scoperto com’è vivere vicino al mare e da subito ho capito che non avrei potuto farne a meno tanto facilmente! Attualmente a parte il windsurf, pratico soprattutto il surf, mountain bike e yoga, oltre agli allenamenti in palestra per essere in forma e dare il massimo nel windsurf. Al di fuori dello sport, mi piace la musica (soprattutto rock!) e adoro viaggiare in posti lontani e conoscere nuove culture, ovviamente la maggior parte delle destinazioni dei miei viaggi hanno fini “winsurfistici”, quindi con presenza di onde e vento (Sud Africa, Canarie, Marocco, Portogallo, Andalusia tra i posti in cui sono stata fino ad ora … e una lunga lista di altri spot che mi piacerebbe visitare e surfare!). Sarebbe bello tornare in Sardegna prima o poi, e vedere spot mitici in cui non sono mai stata come Capo Mannu o gli spot con onde del nord.
RIW: Da quanto tempo pratichi il windsurf e quali sono gli elementi che ti entusiasmano di questo sport?
S.Z: Le mie prime esperienze con il windsurf le ho fatte molto presto, avevo una decina d’anni e in vacanza al classico Porto Pollo ho imparato a navigare con il maestrale forte e la 3.0 di mio papà. Però a quei tempi il mare non lo vedevo se non 15 giorni l’anno. Sembrava quasi un miraggio l’arrivo a Genova per prendere il traghetto! Devo dire che le giornate le sfruttavo dall’inizio alla fine, senza perdere neanche un minuto di vento di quelle due settimane. Poi però quando mi sono trasferita a Tarifa ho iniziato ad andare in acqua molto più spesso. Le condizioni qui sono molto varie, c’è vento dai due lati e vanno dall’ on-shore al side-off, con onda o choppi.
Il nostro sport è duro, però dà tante soddisfazioni. Per questo mi appassiona! Ogni sessione è diversa, ogni onda ha una forma tutta sua. E poi quando sono in acqua non penso ad altro che alle onde e al vento.
RIW: Hai avuto modo di avvicinare amiche\amici alla tua passione?
S.Z.: Uno dei lati positivi del windsurf è che è uno sport che permette di conoscere tanti tipi di persone diverse, tutte unite dalla stessa passione. Persone di tutto il mondo con cui, quando si parla di windsurf, ci si capisce anche se non si parla la stessa lingua. Purtroppo noi ragazze siamo in numero nettamente inferiore, forse per la forza fisica che richiedono i primi passi (o le prime navigate) che magari scoraggiano un po’. Per questo, ogni volta che ne ho l’occasione, tento di avvicinare altre ragazze a questo sport meraviglioso.
RIW: Hai provato tutte le discipline del windsurf? Cosa ti ha attratto verso il wave?
S.Z.: Ho provato soprattutto il wave e lo slalom. Il wave é il primo amore, ed è quello che mi piace fare. La sensazione della surfata è una delle più belle secondo me. In mancanza di onde, a volte mi alleno anche in slalom. Ho partecipato al Circuito Spagnolo di slalom 3 anni consecutivi e in realtà mi sono divertita tantissimo, soprattutto in gara, che è dove si impara davvero. Mentre nel wave le gare sono molto più concentrate nei 10/15 minuti delle poche heat della giornata. Il lato positivo delle gare di wave è che in quei 15 minuti ho tutte le onde a mia disposizione!
RIW: Quale attrezzatura usi con maggior piacere?
S.Z.: Senza dubbio la mia attrezzatura preferita è una tavola quad sui 65-70L con una vela wave 3,7, e già che ci siamo, con vento side-off da sinistra sui 25-30 nodi costante e onda perfetta di un paio di metri eheheh … A parte gli scherzi, in generale preferisco le condizioni di vento forte, che sono quelle a cui sono abituata qui con il Levante di Tarifa, o con gli Alisei delle Canarie in estate. Mi piace sia surfare che saltare a seconda delle condizioni.
RIW: Hai degli sponsor che ti aiutano?
S.Z.: Si, negli ultimi anni ho iniziato a collaborare con alcune marche che mi aiutano e rendono un po’ più sostenibile il fatto di partecipare al circuito del PWA. Per quanto riguarda le tavole, da quest’anno faccio parte del team internazionale di 99Novenove / I-99 e sono contentissima con le mie nuove Chameleon 70L e 78L. Mentre per le vele, è Loftsails la marca con cui collaboro già da qualche anno anche nell’R&D che viene fatto qui a Tarifa con Monty Spindler. Per mute, trapezi e accessori uso Prolimit.
RIW: Quali sono i tuoi obiettivi windsurfistici?
S.Z.: Da quando mi sono trasferita qui a sud della Spagna, un po’ per caso, ho iniziato a fare le gare del Campionato Spagnolo. Dal 2014 ho iniziato a partecipare a qualche evento del Tour PWA Wave, soprattutto alle Canarie. Per il 2017 il mio obiettivo è riuscire a fare tutti gli eventi del Tour Wave e concludere in bellezza con l’Aloha Classic di Maui, uno dei sogni nel cassetto. Mi sto allenando per migliorare la surfata anche con vento da destra e nei salti, soprattutto forward, backloop e pushloop (l’obiettivo di quest’estate!!!).
RIW: Da donna a donna, secondo te è possibile conciliare lo sport del windsurf con una relazione? Se ti si dice “amore e windsurf” tu cosa rispondi?
S.Z.: Ma certo, l’importante è trovare il giusto equilibrio! Non penso si debba rinunciare a tutto. Per raggiungere i propri obiettivi bisogna lavorare duro ed essere focalizzati, e a volte questo può generare delle difficoltà nella relazione. Aiuta molto il fatto di condividere la propria passione con chi ci sta vicino. L’amore è una parte fondamentale nella vita, a volte mantenere una relazione stabile può essere difficile se si viaggia tanto, ma ce la si può fare. Quindi … scelgo tutti e due!
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Interview: Monica Livraghi 4 www.RIWmag.com
Photo Courtesy: Serena Zoia