Flavia Tartaglini è da anni una delle atlete italiane di spicco nello scenario RS:X mondiale. Recentemente è stata immortalata mentre andava a fare windsurf spostandosi a bordo di una … Ferrari!
RIWmag l’ha raggiunta per fare il punto della sua situazione agonistica e per curiosare sulla sua uscita a bordo del Cavallino Rampante oltre che a porre un paio di domande al Dott. Torre, responsabile comunicazione prodotto della Ferrari!
RIW: Buongiorno Flavia. Grazie per aver accettato l’invito a questa nostra intervista. I lettori di RIWmag seguono costantemente gli eventi di classe olimpica ma potremmo cogliere questa occasione per riassumere I tuoi esordi windsurfistici?
Da quanto tempo vai in windsurf, come hai iniziato e da quanti anni fai regate?
F.T.: Buongiorno! In realtà ho iniziato ad andare in windsurf abbastanza tardi, avevo 15 anni quando ho fatto il mio primo corso alla LNI di Ostia, mio circolo da quando sono nata 🙂 … E’stato amore a prima vista e sono stata subito coinvolta nella squadra del circolo che andava già in giro per l’Italia a fare il circuito nazionale … io a malapena mi tenevo in piedi sulla tavola ma di certo non mi sono tirata indietro a seguirli, e da lì in poi è successo tutto velocemente. L’allenatore della giovanile, all’epoca Paolo Ghione, era entusiasta di vedere nuovi ragazzi e soprattutto ragazze (che erano poche) lanciarsi nel windsurf e mi ha coinvolto nei raduni della giovanile al lago di Garda … da lì sono arrivata dove sono oggi!
RIW: Da quanto tempo sei una windsurfista professionista? Come mai hai deciso di fare del windsurf il tuo lavoro e perché nella classe olimpica?
F.T.: Perché nella classe olimpica perché ho sempre sognato/amato l’idea di poter rappresentare il mio Paese ad un evento come l’Olimpiade. Certo a 15 non pensavo che il windsurf sarebbe diventato da passione a “lavoro”, ma con i primi risultati al livello giovanile a 18 anni mi è stato proposto di entrare a far parte delle Fiamme Gialle e mi è sembrato il miglior modo per fare della mia passione la mia vita il mio lavoro!
RIW: Fino agli ultimi giochi olimpici di Londra la scena italiana della classe olimpica del windsurf femminile è stata dominata dalla figura di Alessandra Sensini. Per I prossimi giochi olimpici le due grandi contendenti siete tu e Laura Linares. Immagina per un attimo di essere un tecnico federale FIV: cosa diresti di queste tre grandi atlete (Alessandra, Flavia e Laura)?
F.T.: Eheh difficile questa domanda … su Alessandra è facile, è ed è stata la più grande nel windsurf non solo italiano ma mondiale … sicuramente se salisse adesso di nuovo in tavola ci darebbe ancora filo da torcere 🙂 mentre io sono cresciuta seguendola in giro per il mondo tra allenamenti e gare, ho avuto modo di imparare tantissimo ed amare sempre di più questo sport! E poi Laura la più piccola ma non per questo meno esperta venendo da un paradiso in quanto ad onde e vento, Marsala, ed essendo cresciuta a “pane e windsurf”… insomma una sfida interessante!!!
RIW: Qual’e’ il tuo bilancio agonistico del 2014 e quali sono i tuoi obiettivi per il 2015?
F.T.: Sono molto soddisfatta dei miei risultati e progressi degli ultimi due anni, il 2014 è stato un anno durissimo con tutte le atlete del panorama mondiale al completo e in formissima e per questo sono molto contenta di non essere mai uscita dalle prime 6 e di aver strappato due podi di cui uno quest’estate al Test Event di Rio de Janeiro … è stato emozionante salire sul podio e regatare tra le prime in quello che sarà il campo di regata delle Olimpiadi.
RIW: una bella e forte atleta di windsurf a bordo di una Ferrari. Ci puoi raccontare di questa esperienza immortalata su un articolo del Corriere della Sera?
F.T.: Eheh … è stato divertentissimo, non avrei mai pensato sarebbero stati così incoscienti da farmela guidare e invece … ho potuto godere del brivido dell’accelerazione e potenza di una Ferrari 🙂 e soprattutto sorridere dello sguardo perplesso delle persone che mi vedevano ferma ai semafori alla guida di una Ferrari con il mio wave accanto e con indosso la mia muta … un’esperienza unica!
Matteo Torre è il responsabile comunicazione prodotto della Ferrari.
RIW: Dott. Torre com’è nata l’idea di abbinare l’immagine di un modello Ferrari a quella del windsurf ed in particolare a quella di Flavia Tartaglini?
M.T.: Il Corriere della Sera preparava l’inserto Motori sul tema “automobili e sport” ed è stato naturale pensare innanzitutto alla velocità e al vento poiché una delle caratteristiche della California T sono le emozioni e il piacere di guida all’aria aperta. Sportività ai massimi livelli, dunque, insieme a una straordinaria fruibilità e modularità, ovvero la possibilità di essere usata in tante situazioni e in tanti modi diversi, anche per “trasportare” gli oggetti con cui si vive una passione, come un windsurf. Se poi aggiungiamo che le prestazioni non arrivano mai per caso ma sono frutto di lavoro, conoscenza e dedizione, è stato fin troppo facile pensare a ciò che di meglio c’è in Italia oggi in questo settore.
RIW: Nell’articolo del Corriere della Serra Flavia Tartaglini guidava una California T. Quali sono le caratteristiche principali di questa auto e come si colloca questo modello all’interno della gamma Ferrari?
M.T.: La Ferrari California T sintetizza le caratteristiche di eleganza, sportività, versatilità ed esclusività che hanno contraddistinto le straordinarie vetture con questo nome nella storia Ferrari dagli anni ‘50 a oggi. Si distingue per il tetto rigido ripiegabile, che in soli 14 secondi trasforma la vettura da raffinato coupé in piacevole e ricercata spider, l’apprezzato concetto 2+ e la ricchezza degli interni. Il suo cuore è il V8 turbo da 560 cv, un motore completamente nuovo che offre elevatissime prestazioni, una spinta sempre crescente e un suono entusiasmante come mai nessuno turbo è riuscito a fare fin’ora. Dal punto di vista del design, studiato dal Centro Stile Ferrari in collaborazione con Pininfarina, ha una sua forte personalità, con proporzioni canoniche delle Ferrari a motore anteriore. Lo stile della fiancata si ispira al famoso parafango “a pontone” della 250 Testa Rossa, con un disegno che si protende verso il posteriore, compatto e muscoloso, che le conferisce così slancio e movimento. Il posteriore si sviluppa orizzontalmente e beneficia di un intenso studio a livello aerodinamico con un estrattore d’aria a tre derive.
RIW: grazie ancora a Flavia e al Dott. Torre per la loro disponibilità e buon vento a tutti (sia quello che spinge le vele da windsurf che quello che soffia tra I capelli di chi guida una Ferrari California T.)
interview: www.RIWmag.com
photo: Alberto Novelli, Fabio Taccola, courtesy Ferrari, Flavia Tartaglini