La storia agonistica di Alberto Menegatti ha radici quasi antiche, avendo iniziato a gareggiare già nella classe Aloha, oggi sostituita dalla classe T293. L’incontro con Andrea Cucchi lo proietta presto nel mondo delle gare funboard prima e delle gare professionistiche dopo.
Negli ultimi due anni Alberto sente la necessità di eccellere, di entrare nella top5, condizione necessaria per poter continuare più serenamente nella carriera professionistica.
Nell’ultima gara coreana del PWA Alberto ha fatto molto di più: per la prima volta nella storia del windsurf professionistico un italiano vince un evento slalom! (seconda parte, la prima parte qui)
RIW: era da un paio di anni che ti stavi impegnando per entrare nella top5 mondiale. Quali fattori a tuo avviso hanno permesso questo risultato adesso e non prima?
A.M.: ci sono molteplici fattori che hanno giocato a mio favore e l’insieme di tutti questi fattori mi ha permesso di vincere. Quest’inverno ho lavorato moltissimo sia sul mio materiale (tavole/vele) che sullo sviluppo delle pinne (Zfins) delle quali abbiamo ora una nuova pinna disponibile sul mercato, il modello ZSF che si è dimostrato subito molto valido e veloce in condizioni di acqua piatta.
Oltre al materiale ha svolto comunque un ruolo di primaria importanza l’allenamento sia in acqua che fuori. Fuori dall’acqua mi sono allenato costantemente con ottimi risultati sia in palestra che fuori con Roberto Actis che ormai è il secondo anno che mi segue e con il quale ho fatto passi da gigante nella preparazione fisica.
In acqua grazie al lavoro messo in piedi dal Black Team e di Andrea abbiamo fatto a Tenerife 2 mesi di full immersion con simulazioni di gara, concetto mai fatto prima e che sicuramente mi ha dato un grande aiuto una volta arrivato alla gara vera e propria.
Prima di Tenerife ho fatto 2 mesi in Sud Africa spingendo il più possibile sul mio set up e cercando di rendere il mio trim il più veloce possibile.
Ho messo moltissima energia quest’inverno nella preparazione della stagione e questa è stata una chiave importante per il risultato finale!
RIW: veleria italiana, velaio italiano, rider italiano: un nuovo successo del Made in Italy oppure il successo della combinazione di elementi di alta professionalità indipendentemente dai colori nazionali?
A.M.: sono contento che si parli Italiano, un Team professionale Italiano, che ha lavorato sotto ogni aspetto rendendo il tutto possibile! Non vorrei dimenticare nessuno perché chi lavora dietro le quinte spesso non si vede, ma è altrettanto importante. Claudio Badiali mi ha messo nelle mani un prodotto superlativo, che con l’aiuto di Andrea e di tutto il Black Team e con la preparazione fisica di Roberto Actis ha reso il tutto possibile. Non vorrei dimenticare anche l’aiuto della mia ragazza che mi ha supportato e mille volte quest’inverno quando tornavo al tramonto, invece che lamentarsi mi ha dato una mano sistemando sempre tutto e facendomi trovare sempre la tavola pronta, con cene fantastiche e supportandomi nei momenti più duri!
RIW: sei il primo italiano che ha vinto una tappa di coppa del Mondo slalom. Sei entrato nella storia: hai già avuto il tempo di metabolizzare questa consapevolezza? Come stai vivendo questo momento?
A.M.: a dire la verità non ho ancora metabolizzato il tutto, non ho avuto molto tempo dalla fine dell’evento, appena finito l’evento sono partito per un bel viaggetto della durata di 48 ore … 24ore di volo, 3 check in, 3 scali … 2 giorni di viaggio … 5 ore di macchina … e tanto tanto materiale di cui fare il check in! TROPPO!
Penso che lo realizzerò veramente solo quando arriverò a casa, dopo una bella dormita!!! Per ora comunque è ancora difficile da assimilare questa notizia … E’ una vita che lavoro e mi impegno per raggiungere questo traguardo! Ora è il momento di cercare di puntare ancora più in alto!
RIW: a questo punto i programmi futuri?
A.M.: tanto tanto allenamento per prepararmi alla prossima tappa in Costa Brava! Anticipata da un bel 8 giorni di Campionato Italiano multidisciplina … speriamo solo di non arrivare spompato!!
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interview: www.RIWmag.com
photo©Carter/PWAworldtour.com