Luderitz è una cittadina della Namibia nel cuore delle miniere di diamanti e altre pietre preziose: non è difficile vedere i riflessi d’oro della sabbia sollevata dal vento nelle spiagge circostanti a Diaz point.
Arrivarci richiede dai 2 ai 4 giorni di viaggio: dall’Italia si va fino a Cape Town in aereo e poi ci sono circa 1350km per arrivare a Luderitz che la maggior parte dei riders spezza in due giorni per non attraversare il deserto della Namibia di notte.
Il vento: durante l’Autunno europeo ha percentuali sopra i 30 nodi altissime: almeno 2 giorni a settimana.
Il Canale è lungo circa 800mt e nei punti più stretti largo 3-5 metri.
Dopo i primi 200mt di lancio al traverso il canale fa una L abbastanza decisa per lanciare il rider a 140° rispetto al vento.
Le condizioni ideali per fare un record non sono soltanto connesse con l’intensità e la costanza del vento: infatti con marea bassa e vento che soffia forte di lasco da ore il canale diventa pericoloso per il rolling chop.
E’ di fondamentale importanza la condizione del piano d’acqua che a sua volta dipende da due fattori rilevantissimi:
la marea e la rotazione e l’aumento di intensità del vento.
1) Il momento migliore è quando la marea sale ricoprendo quasi tutto il canale perchè non si creano vortici nella parte bassa della vela (tipo piscina a sfioro).
2) Il momento perfetto è nelle giornate in cui il vento è sui 35kts e non troppo di lasco (125°) quando e se improvvisamente gira a 140° e aumenta fino a 40-50 nodi: per circa 5-10 minuti ci sarà acqua piatta e grandi chance di fare il record.
Per usare le parole di Andre Baldini: “il run perfetto è figlio anche di due fattori naturali, una marea sufficientemente alta e un vento che abbia contemporaneamente aumentato di intensità e girato di qualche grado … ecco questo è il momento d’oro e può accadere anche per soli 5 minuti in un mese … è come l’onda perfetta … prima o poi capiterà … se hai avuto la forza necessaria per cercarla … E’ un sogno … un Santo Graal che senti che prima o poi riuscirai a trovare!
Luderitz Speed Challenge è un record attempt, non è una gara. Non conta chi arriva primo, secondo o terzo. Ognuno partecipa col suo obiettivo che non e’ quello di battere qualcun’ altro ma raggiungere e superare i limiti propri e della propria attrezzatura. Sicuramente ci sarà anche chi partecipa con in mente di affermarsi sugli altri ma la maggior parte dei partecipanti si batte contro i propri fantasmi e le proprie possibilità.”
Questo tentativo di record dura 6 settimane: nelle prime due sono stati accettati tutti quei riders che hanno richiesto di partecipare, dando la priorità a chi si è iscritto per primo e il limite è stato fissato a 30 riders.
Ad alcuni di questi è stato permesso di partecipare anche alle seguenti settimane con obbligo però di dare priorità in caso il vento superi i 40 kts. Tra questi il grande Alberto Possati che già lo scorso anno aveva fatto un tempo di rilievo. Le ultime 4 settimane sono riservate ai 20 rider che si sono maggiormente distinti nella disciplina dello speed negli ultimi anni.
Ne fanno parte Albeau, Dunkerbeck, Bringdal, O’Shea, Vardalachos, Kreisel, Zara Davis, Van der Noord e tra gli Italiani il nostro Andrea Baldini che ha curato l’aspetto tecnico di questo articolo.
La prima giornata di vento sui 35 nodi è stata l’11 Ottobre e già qualche record è venuto fuori.
text: www.RIWmag.com
photo credit: Laurent Heiligenstein, LukePatterson courtesy Luderitz Speed Challenge, courtesy Andrea Baldini