Luderitz speed Challenge 2014: il sogno del Principe Andrea Baldini è ancora in corso … “ I’m Back!”
di Vanessa Batlle
In veste di fidanzata caddy, (e appassionata di windsurfing speed) armi e bagagli, mi sono ritrovata a Luderitz per condividere una delle più entusiasmanti esperienze della mia vita.
Il paesaggio Lunare … surreale … quasi fiabesco ha reso il tutto ancora più affascinante.
(photo: Vanessa Batlle)
Partiti da Fiumicino alle 19.30 arriviamo alle 13,30 a Cape Town.
Prima nota positiva, la compagnia Kennings car hire di Cape Town ci ha riservato una graditissima sorpresa: al posto del classico bakkie, un fiammante Ford Custom Van allo stesso prezzo !!! Grazie Kennings!!!
(photo: Vanessa Batlle)
Arriviamo a Luderitz il 5 Ottobre in una giornata grigia e con 13° di massima.
Niente vento fino all’8 … ma una tempesta nel deserto rompe un cavo dell’alta tensione e tutta la città rimane 3 giorni senza elettricità.
Gli alimenti a questo punto sono a rischio e il Principe si prende una bella influenza intestinale con tanto di febbre a 39 annessi e connessi… giusto in tempo per cominciare bene lo Speed Challenge…. Così il 9 Ottobre mentre 50 nodi di vento bussavano al porta del canale dovevamo fare i conti con la voglia di navigare, l’impossibilità di mangiare e la necessità di trovare asilo in bagno ad ogni rintocco d’ ora 😉
Vanessa Batlle: Principe come è cominciata quest’anno a Luderitz?
Principe Andrea Baldini: A parte il fatto che essere qui è un privilegio e una cosa meravigliosa … è stata dura …
Quasi appena arrivato leggo il messaggio di Claudia Collina che mi mette a parte di una di quelle cose che mai vorresti sentire: uno degli amici cari … uno di quelli che non molla mai … uno di quelli che gli attributi li ha … e hammer down non si è mai tirato indietro, è partito per il Lungo Viaggio …
Quanti tramonti a Banzai … quante mattine al Capo … Quanti ricordi affiorano … in una settimana che già di per sé aveva sfumature di grigio …
È così che si apre il primo giorno di Vento forte … faccio di tutto per onorare il mio cammino …
Ma il chop è devastante … l’angolo quasi impossibile: 170°, avevo perso 5 kg di peso … 3 run all’inferno e rompo uno dei miei alberi migliori esplodendo sulla linea di arrivo!!!
Distrutto, smonto e vado in Albergo …
Magicamente però il vento cambia direzione e i pochi che sono rimasti al canale hanno potuto sfruttare una condizione ottimale … inaspettata …
V.B.: Bene il primo giorno è andato così e poi?
P: tre giorni dopo mi sentivo meglio … passo da Imodium e riso in bianco a uova e pancetta!!!
E finalmente riprendo possesso del mio fisico: è il 12 Ottobre.
Il vento non è forte … sui 30 nodi; tutti sono con la 5.8 … io ho avuto il tempo di sviluppare, col mitico (e grande amico) Claudio Badiali, dopo alcuni prototipi di prova, solo la 5.4 e la 5.0. Così entro con la 5.4 determinato come un gladiatore!!!
(photo: Vanessa Batlle)
Sono in linea con i più veloci … e quindi contentissimo … Anders 45 nodi … io 44 … Poi Anders 44 e 46 …
(photo: Andrea Baldini)
Provo a spingere di più ….
(photo: Beadle Photo)
Ma nel pieno della raffica la pinna si blocca su un’isoletta di sabbia formatasi con la sabbia soffiata dal vento nel canale e faccio uno dei voli più spettacolari di sempre!!! Il collo fa male … e forse è andato il tendine della spalla sinistra.
Così come anche la “magic fin”, la Gasoil 19, la più bella delle belle … che è sul punto di ascoltare il de profundis.
(photo: Beadle Photo)
Ma alla fine ci si rialza sempre …
Riguardo alla Gasoil 19, solo la maestria di Erik Beale ha potuto farla tornare in qualche modo in vita 😉 merci Erik 😉
Per i dolori: Voltaren a cannone e pronto per il 15 con previsioni di bufera …
La bufera c’è stata ma ancora una volta l’angolo era sbagliato: troppo di poppa e quindi rolling chop da paura …
Chiudo la vela sul chop ma non riesco a fare più di 44,5 nodi … era un inferno … Solo 5-6 rider in acqua nel momento più difficile … era inutilmente rischioso.
(photo: Vanessa Batlle)
In uno dei runs cado in curva sul boma con la coscia e il dolore è di quelli forti … per 3 giorni non riuscirò a stendere la gamba destra …
Mentre aspetto che l’angolo cambi direzione (forte dell’esperienza precedente) mi scoppia il 4 metri … fedele scudiero degli ultimi 6 anni …
L’amico fraterno Farrel mi presta il suo migliore 4 metri … ma sulla mia vela è troppo veloce nel tip … e non riesco a controllare il chop … Mi fermo a 45 nodi … Anche perché avevo gamba e spalla fuori uso …
(photo: Beadle Photo)
V.B.: Raccontaci anche quello che facevi nei giorni di non vento.
P: Quando non c’era vento a parte 1 oretta in palestra per allungamenti e warm up … un po’ di lavoro al canale per cercare di eliminare i banchi di sabbia e tanta messa a punto di stecche e alberi sulla 5.4 …
Oppure ci si dilettava a Birra, Tequila e Jegermeister … facendo un po’ di sana baldoria al mitico Nest Hotel !!!
(photo: Vanessa Batlle)
V.B.: e poi il grande giorno è arrivato?
P: certo … il 30 Ottobre … ma non così forte come speravamo … Ed io non stato in grado di sfruttarlo!!!
Potevo contare sulla 5.0 che con il suo 380 Proxima filava molto karacho.
Però alla fine il vento non ha mai superato i 40 nodi e quindi sarebbe stata la 5.4 la vela per fare qualcosa di grande …
V.B: Facci partecipe del tuo run più veloce.
P.: Ho avuto solo il piacere di assaporare una effimera e capricciosa raffica che come è arrivata così se ne è andata lasciando tristi 25 nodi dietro di lei.
Parto facile saltando sulla tavola, nell’angolo sono sopravvento e pronto a sfruttare la raffica che arriva ma di modesta entità … Poi il vento scema … entro nel run lentissimo … sui 42kts … dopo qualche altro secondo finalmente arriva la potente ma cortissima raffica di cui sopra!
(photo: Beadle Photo)
Così mentre facevo un picco a 49kts mi ritrovavo col sederino in acqua come se avessero spento il ventilatore d’improvviso … ed ecco che in 3 secondi ritono a 46kts … finisce la run con 45,28kts.
Il GPS segna 48,05kts … Ma la mia sensazione è di quelle positive!
Prendo coscienza che sarei potuto andare forte … forte!!!
Ed è quello che conta … ora lo so … Si può fare!!!
I’m back!!!
(video: Vanessa Batlle production)
V.B: Cosa hai imparato da questa esperienza?
P: che quello che va bene a La Franqui non è detto che vada bene a Luderitz e viceversa …
Ho capito che ho bisogno di 5 vele: 5.1, 2 x 5.4, 5.8 e 6.3.
5 Alberi almeno: 3 x 380 e 2 x 415
2 Tavole il Mistral 41 di serie ed un’altra con la poppa più larga nel caso il chop fosse troppo insidioso.
Così ho già scritto al grande Bad … e siamo al lavoro per Luderitz 2015!!!
(photo: Beadle Photo)
V.B.: Nelle ultime due settimane sono arrivate persone nuove …
P: Certo, è arrivato il Team Francese col Grandissimo Tierry Bielak, il simpatico e sempre educatissimo Christophe Ricahud e tanti altri!
Poi il caro e grande amico Albero Possati che ha dimostrato di essere più in forma che mai con 45knts sulla run e 47knts top speed con un piede gonfio!!!
(photo: Pierre Bisson)
Dal mondo del surf abbiamo poi avuto l’onore di navigare con Chris Bertish … un eroe delle grandi onde … l’ultimo vincitore a Mavericks!!! Bravo Chris!!!
(photo: Vanessa Batlle)
Dall’inizio, oltre ad Anders Bringdal, Farrel O’Shea, Hennie Bredenkamp, Mark Grinnel, Hans Kreisel & JVH etc etc. era presente Erik Beale (una leggenda dello Speed, il primo ad aver superato i 40kts negli anni che furono) con le sue pinne cavitazionali e nuovi prototipi di tavole avveniristiche … belle cose … belle cose!!!
V.B: Cosa vorresti aggiungere?
P.: tante sono le emozioni che affiorano … Sono stato super fortunato ad avere qualcuno che si è preso cura di me negli ultimi mesi ed ha reso questo possibile!
Merci Cherie 😉
(photo Beadle Photo)
Poi uno per tutti voglio ringraziare in modo speciale “Mocassino” Alessandro Giovini un amico vero in tutto e per tutto.
E un profondo grazie a chi mi ha aiutato sempre e comunque a mantenere in vita i miei sogni !!!
Forever Speed!!!
Principe
ITA 223