La storia agonistica di Alberto Menegatti ha radici quasi antiche, avendo iniziato a gareggiare già nella classe Aloha, oggi sostituita dalla classe T293. L’incontro con Andrea Cucchi lo proietta presto nel mondo delle gare funboard prima e delle gare professionistiche dopo.
Negli ultimi due anni Alberto sente la necessità di eccellere, di entrare nella top5, condizione necessaria per poter continuare più serenamente nella carriera professionistica.
Nell’ultima gara coreana del PWA Alberto ha fatto molto di più: per la prima volta nella storia del windsurf professionistico un italiano vince un evento slalom! (prima parte, la seconda parte qui)
RIW: Ciao Alberto. Grazie davvero per essere riuscito a dedicarci un pochino del tuo tempo. Dopo la tua recente vittoria sicuramente avrai ricevuto moltissime richieste di intervista.
Prima di partire per la Corea ti saresti aspettato tutto questo successo?
A.M.: Assolutamente no, ho lavorato tanto e sapevo di andare bene, ma non pensavo così bene! E’ andato tutto meglio del previsto. Partivo per vincere, ma solo dopo la prima finale ho veramente capito che era possibile.
RIW: vinto il primo tabellone, come hai gestito la pressione agonistica e mediatica che ti si è improvvisamente riversata sulle spalle?
A.M.: dopo il primo tabellone ho mantenuto il controllo, mi sono imposto di continuare passo dopo passo e messo in testa che era solo una prova e che avrei dovuto farne molte altre prima di poter pensare qualsiasi cosa. Ogni giorno più volte al giorno mi ripetevo a me stesso di dover fare un passo alla volta, di non pensare al risultato finale e di dare il massimo … Qualsiasi risultato ne sarebbe conseguito dovevo esserne contento!
RIW: hai vinto il primo tabellone, nei due tabelloni successivi hai gestito il risultato ma Albeau ti è poi stato davanti. Il quarto tabellone non è stato concluso altrimenti non saresti arrivato in finale per partenza anticipata. In questa tappa dove hai eccelso e dove c’è ancora da migliorare?
A.M.: La partenza sicuramente è stato il momento migliore e dove ero più concentrato ed affamato di vittoria. Dopo la prima prova sono partito un attimo più sul sicuro nella seconda e terza prova senza rischiare troppo nelle partenze. Albeau si è avvicinato nella seconda prova a causa di un mio errore nella strambata esterna e a causa del cambio di condizioni per il quale ho avuto bisogno di qualche bella heat prima di riassettarmi con onda lunga. Nella terza prova stavo vincendo ed hanno cancellato la prova dopo la seconda strambata: ero nettamente al comando seguito da Arnon e Albeau non si trovava nei primi quattro. La seconda boa risultava troppo di bolina: i ragazzi che hanno strambato largo per cercare di passare alcune posizioni alla prima boa prendevano troppi scarti e faticavano a prendere la boa … Parliamo comunque del retrogruppo perché i primi 4-5 l’hanno presa agilmente.
Poi l’abbiamo ripetuta e a cause di alcune mie leggerezze ed errori più gravi: a qualche boa ho sbagliato perdendo qualche punto su Antoine finendo comunque 4.
L’ultima prova ho spinto troppo: le condizioni veramente al limite ed il campo molto corto con la partenza molto spinta (che ha portato a tantissimi OCS) non avrebbe reso così semplice ad Antoine il compito di fare meglio di 3zo, ed in caso di un 3zo saremmo stati a pari punti, ma non so chi avrebbe vinto.
Sicuramente devo comunque migliorare nei momenti di stress e capire che se anche una cosa mi sembra semplice non deve esserci mai compassione, dovendo sempre lottare per qualsiasi cosa anche se può sembrare insignificante al momento.
RIW: tutti si aspettavano l’ennesima bagarre tra Dunkerbeck e Albeau con eventuali exploit di Angulo e Buzianis. Come hai percepito l’atteggiamento degli altri top riders nei confronti del tuo risultato?
A.M.: Bjorn mi ha fatto i complimenti ed anche un discorso che mi ha colpito, non me lo aspettavo da lui, sempre molto glaciale. Angulo mi ha fatto più volte i complimenti … degli altri non so, la voce era comunque che andavo molto veloce …
Il risultato e’ arrivato sicuramente inaspettato! Non credo che nessuno se lo immaginasse …
RIW: quella coreana era la prima tappa della stagione 2013. Basandoti sui risultati di tutti I partecipanti quali sono i possibili scenari che si potrebbero sviluppare durante l’anno?
A.M.: questa è solo la prima tappa, per qualcuno è stata una doccia ghiacciata, per altri una sorpresa. C’e’ chi ha capito cosa deve migliorare e come farlo … chi è rimasto con il dubbio, ma che sicuramente riproverà a mettersi in sesto, chi va già forte ed ha sbagliato. E’ troppo presto per fare un qualsiasi pronostico a mio parere. Già da Costa Brava tantissime cose possono cambiare. Non ti accorgi mai di com’è veramente la situazione finche’ non entri in gara, e da lì progredisci … Vediamo chi progredirà di più!
interview: www.RIWmag.com
photo©Carter/PWAworldtour.com