AUTORE: METEOEVENTI – [email protected]
Bentornati amici carissimi di RIW e di METEOEVENTI e … speriamo non abbiate dimenticato le informazioni della prima parte di questo articolo. Beh stavamo parlando delle soffici, belle e a volte terrificanti nuvole.
In questo nuovo appuntamento vogliamo vedere se e come esse possano essere premonitrici del tempo. E’ possibile prevedere il tempo semplicemente alzando gli occhi al cielo?
Andiamo per ordine secondo la classificazione data nella scorsa puntata. Partiamo dalle nuvole più alte: i cirri. Queste nuvole, formate principalmente da cristalli di ghiaccio a causa delle bassissime temperature presenti in alta troposfera, appaiono come trasparenze filamentose a forma di trecce di seta, delicate, dette “a coda di cavallo”. I filamenti sono dovuti ai forti venti che soffiano in alta quota e che disperdono i cristalli di ghiaccio. Questo tipo di nuvole non impedisce le ombre e puo’ essere premonitore del tempo. Esistono infatti cirri del bel tempo e cirri del cattivo tempo. Osservando i primi, essi si muoveranno con una bassa velocità, avranno una forma irregolare ed una estensione limitata. I cirri del cattivo tempo, al contrario, ci appariranno paralleli, estesi e in movimento con velocità elevata: ciò può essere il sintomo di una bassa pressione nella loro prossimità.
Figura 1. Cirri del bel tempo (a sinistra Foto Science for kids http://scienceforkids.kidipede.com) e del cattivo tempo (a destra Foto METEOEVENTI).
I cirrostrati, sono quasi trasparenti, lasciano comunque passare parzialmente i raggi solari e, quindi, non impedendo le ombre, formando un sottile velo (o lenzuolo) bianco che ricopre parzialmente o totalmente il cielo. Anche questo tipo di nubi può indicare l’approssimarsi di una bassa pressione e, quindi, di cattivo tempo in arrivo, se compaiono dopo i cirri (attenzione alla velocità di spostamento).
Figura 2. Cirrostrati possibili premonitori, compaiono assieme ai cirri. (Foto UCAR http://scied.ucar.edu)
I cirrocumuli sono piccoli globi tondeggianti bianchi disposti in modo ondulato, raggruppati a strisce, a banchi, con varie forme. Raramente coprono tutto il cielo e non impediscono le ombre. ATTENZIONE, questo tipo di nubi è premonitore di una perturbazione in arrivo, in particolare se segue la sequenza cirri poi cirrostrati poi cirrocumuli!!!
Figura 3. Cirrocumuli (Foto UCAR http://scied.ucar.edu)
Andiamo verso il basso e addentriamoci nelle nubi medie. Gli altostrati sono strati di nuvole grigie ed uniformi che possono ricoprire tutto il cielo, di spessore tale che possono oscurare totalmente il Sole o creare aloni. Queste nuvole possono causare leggere piogge. Anche in questo caso possiamo distinguere gli altostrati del bel tempo e gli altostrati del cattivo tempo. I primi assumono un colore più bianco, hanno una base ben definita e appaiono alte nel cielo. Gli altostrati del cattivo tempo, invece, hanno un colore più scuro e la loro base non è ben definita. ATTENZIONE: secondo la sequenza di prima, se gli altostrati compaiono a seguito di cirrostrati ciò è segno ulteriore di una perturbazione in arrivo.
Figura 4. Altostrati (Foto The University of Manchester http://www.cas.manchester.ac.uk/)
Gli altocumuli sono macchie o sbuffi a volte ondulati o a bande parallele (dovuti a onde atmosferiche anche non causate dall’interazione con le montagne). Essi hanno dimensioni maggiori dei cirrostrati e dei contorni netti, a volte disposti in più strati. Generalmente non danno origine a fenomeni particolari, ma se sono accompagnati da nubi basse, allora possono causare della pioggia.
Figura 5. Altocumuli (Foto UCAR http://scied.ucar.edu)
I nimbostrati si trovano a cavallo tra le nubi medie e quelle basse. Costituiscono una distesa frastagliata grigioscura e questo colore scuro è dovuto al loro moderato spessore. Sono nuvole di cattivo tempo, provocano piogge diffuse, continue deboli o moderate. A volte sono associate a Cumulonembi provocando piogge “a rovesci” alternate a piogge più deboli ma persistenti.
Figura 6. Nimbostrati (Foto The University of Manchester http://www.cas.manchester.ac.uk/)
Continuiamo la discesa verso il basso addentrandoci nelle nubi basse. Troviamo così gli stratocumuli, grossi sbuffi o rotoli separati da aree di cielo sereno, a volte disposti ondulati in presenza di onde atmosferiche anche non causate dall’interazione con l’orografia, raramente apportano piogge.
Figura 7. Statocumuli (Foto METEOEVENTI)
Gli strati, sono una distesa uniforme grigia di nuvole che copre tutto l’orizzonte ed anche i picchi delle colline (nebbia alta), a volte può “scendere” fino a terra (presentandosi sotto forma di nebbia), nel qual caso produce solo pioviggini.
Figura 8. Stati in transito sullo Stretto di Messina (Foto METEOEVENTI)
Passiamo così alle nuvole a sviluppo verticale. I cumuli somigliano a sbuffi di cotone che punteggiano il cielo. Il loro spessore segue il ciclo della radiazione solare, con copertura maggiore dopo mezzogiorno e dissolvimento verso sera. Non danno pioggia e la loro distribuzione e spessore dipendono dalla superficie (meno frequenti su mare, di più lungo la costa) in quanto la loro base dipende fortemente dal contenuto di umidità del suolo.
Figura 9. Cumuli del bel tempo sulle campagne della Murgia (bassa instabilità Foto METEOEVENTI)
Se l’atmosfera è mediamente instabile, l’estensione verticale del cumulo tende a crescere formando i cumuli congesti: la nube assume il tipico aspetto a cavolfiore; può causare rovesci isolati.
Se l’atmosfera è altamente instabile e le velocità verticali divengono alte, i cumuli congesti crescono ulteriormente arrivando alla tropopausa (oltre i 10.000 m) dando luogo ai cumulonembi. Questo tipo di nubi è altamente pericoloso in quanto le forti correnti discendenti generano precipitazioni molto intense (ma brevi), accompagnate da grandine. In alcuni casi, quando l’instabilità atmosferica è molto elevata, compare “l’incudine” per distensione dell’aria in salita nella tropopausa e/o stratosfera. L’alta pericolosità per la navigazione è dovuta, inoltre a venti rafficanti, scariche elettriche per temporali ed un associato moto ondoso caotico.
Figura 10. PRIMA E DOPO. Di seguito i cumuli in crescita all’orizzonte sulla Liguria di ponente. E’ ben visibile, tra i cumuli congesti, un cumulonembo con incudine in formazione (sintomo di forte instabilità).
Due ore dopo il cumulonembo transita con venti rafficanti e moto ondoso caotico (Foto METEOEVENTI).
Da oggi quindi, occhi al cielo alla ricerca dei messaggi che il cielo ci può fornire, ricordandoci sempre che … non tutto è così semplice come sembra. L’esperto meteorologo potrà sempre aiutarci nella distinzione dei tipi di nubi e sulla loro predicibilità.
LOOK UP TO THE SKY e …
stay tuned with METEOEVENTI
text: www.RIWmag.com
photo courtesy: METEOEVENTI