AUTORE: METEOEVENTI – [email protected]
METEOEVENTI vi dà il bentornati alla rubrica METEORIW. In questo nuovo appuntamento ho pensato che fosse utile a tutti i non addetti ai lavori una descrizione delle principali nomenclature che noi professionisti usiamo nel descrivere una situazione meteorologica.
Chi di voi, infatti, non si è imbattuto in termici come “Saccatura”, o “Geopotenziale”, o addirittura “Situazione di blocco”? Non preoccupatevi, è come quando si va a fare un esame medico e, ritirando il referto, vogliamo cercare di capire subito qual è l’origine dei nostri mali. Non se ne viene per nulla fuori. Beh noi meteorologi, come i dottori, usiamo molto spesso termini specialistici senza pensare che il pubblico che legge a casa non sia così “specialistico”.
E’ per questo che di seguito vi riporto un elenco di questi termini specialistici utilizzati nei più diffusi bollettini e mappe meteo.
GEOPOTENZIALE: iniziamo la carrellata con il re dei termini specialistici, largamente usato soprattutto nelle mappe meteo. Esattamente per geopotenziale si intende l’energia che una particella deve compiere per essere portata da una certa quota ad un’altra. Ma quello che viene presentato nelle mappe meteo è generalmente l’ALTEZZA DI GEOPOTENZIALE. Senza addentrarci troppo negli algoritmi matematico-fisici, sappiate che questa grandezza fisica è strettamente legata alla pressione. E’ comune trovare mappe di altezza di geopotenziale … beh è come se steste guardando mappe di pressione in quota. Infatti guardare mappe di altezza di geopotenziale a 500 hPa, vuole dire cercare su una mappa, le quote alle quale si registra una pressione di 500 hPa (per la cronaca uguale a 500 mbar) e quindi identificare strutture bariche come alte e basse pressioni).
Fig. 1- Mappa di altezza di geopotenziale. La variabile è generalmente graficata in decametri (in figura 591 vuol dire quindi 5910 m). Si vede molto bene la presenza dell’alta pressione della Azzorre nel Mediterraneo.
SACCATURA: è il sinonimo di perturbazione. Infatti Saccatura è, più propriamente, una zona di bassa pressione estesa da nord a sud che, generalmente, porta tempo instabile e perturbato. La parte più perturbata di una saccatura è la cosiddetta zona ascendente della saccatura, ovvero quella zona dove le correnti meridionali portano aria umida ed instabile.
PROMONTORIO: è il contrario della saccatura. E’, infatti, una zona di alta pressione estesa generalmente da sud verso nord e generalmente portatrice di bel tempo. Non di rado la zona ascendente di un promontorio coincide con la stessa zona di una saccatura. In questo caso le due figure meteorologiche si scontrano dando luogo a zone di forte instabilità atmosferica e di difficile predicibilità.
Fig. 2 – Esempio di saccatuta e promontorio, l’una estesa dal nord Europa fino alle coste nordafricane, l’altro presente sul Mediterraneo orientale. La parte ascendente transita sulle regioni settentrionali italiane. (fonte NOAA – National Oceanic and Atmospheric Administration
BLOCCO: una situazione di blocco è tale perché, generalmente, impedisce la normale evoluzione meteorologica. Un esempio di situazione di blocco è il cosiddetto BLOCCO AD OMEGA denominato così perché ricorda molto la lettera greca W (OMEGA appunto). Questa situazione generalmente si verifica quando un campo di alta pressione (un promontorio per l’esattezza) si impadronisce di una vasta porzione di territorio per un periodo prolungato. In questo caso le perturbazioni atlantiche ad esempio, che scorrono generalmente da ovest verso est, non riuscendo a scalfire la forza dell’alta pressione, le passano a nord, lasciando tale zona libera dalla loro interazione.
Fig. 3 – Esempio di situazione di blocco: un promontorio di alta pressione tra due saccature. Le correnti atlantiche, che generalmente scorrono da ovest verso est, passano dalla penisola iberica verso quella scandinava bloccate dall’alta pressione sul Mediterraneo.
AVVEZIONE: è il fenomeno fisico che prevede il movimento di aria. Per avvezione fredda, ad esempio, si intende il movimento di una massa d’aria fredda in sostituzione di una massa d’aria con caratteristiche diverse. Il contrario per l’avvezione calda. L’identificazione delle zone interessate da avvezione è molto importante per comprendere e prevedere al meglio ad esempio i temporali.
SINOTTICO: da leggersi come A GRANDE SCALA. Generalmente l’analisi meteo parte da una buona ed approfondita analisi sinottica ovvero che comprende scale spaziali estese, continentali. Le mappe meteorologiche generali sono sostanzialmente a scala sinottica. Le figure precedenti sono tutte a scala sinottica.
CICLOGENESI: anche qui, senza addentrarci troppo nella spiegazione fisica del fenomeno, per ciclogenesi si intende la nascita di una struttura barica chiusa di bassa pressione. Molto tipica la ciclogenesi nel golfo ligure.
CONVEZIONE: molto simile all’avvezione, ma in questo caso si parla di movimenti verticali dell’aria. La convezione è, infatti il meccanismo termodinamico che porta l’aria calda a salire in quota a causa del suo minor peso rispetto all’aria più fresca circostante. La convezione è alla base della formazione delle strutture nuvolose legate ai temporali (cumuli, cumulonembi).
CUT OFF: uff quante volte compare questo termico nella descrizione della situazione a grande scala. Per CUT OFF si intende un vortice di bassa pressione che si isola (cut-off = tagliare via) da una struttura depressionaria più estesa e che lo genera (generalmente una saccatura)
Fig. 4 – Dalla perturbazione principale si è staccata un’area depressionaria chiusa. E’ il cut off che gira vorticosamente intorno al minimo di pressione tra Baleari e Sardegna.
Per ora è tutto, godetevi gli ultimi rimasugli di questa pazza estate e consultate le mappe ed i bollettini meteo, questa volta con un pizzico di saggezza in più.
Stay tuned with … METEOEVENTI
text: www.RIWmag.com
photo courtesy: METEOEVENTI