Si e’ appena concluso il campionato mondiale T293 a Torbole, con ben tre medaglie per l’Italia.
Enrica Schirru e’ stata una della grandi protagoniste di questo evento grazie alla sua costante seconda posizione durante tutta la manifestazione e alla sua medaglia che saputo vincere con una prova d’anticipo!
Ma chi e’ questa giovane promessa cagliaritana? RIWmag l’ha raggiunta per farla conoscere meglio ai suoi lettori.
RIW: ciao Enrica. Complimenti ancora per il tuo ultimo risultato! Puoi citare per i nostri lettori tutti i tuoi risultati windsurfistici principali raggiunti finora?
Enrica Schirru: Ciao, i miei migliori risultati, considerando gli ultimi due anni, sono stati il bronzo al mondiale dell’anno scorso a Cagliari, l’oro al campionato di classe 2015 e 2016, l’oro al campionato FIV 2016 e poi ovviamente questo argento.
RIW: Ci puoi raccontare come hai vissuto questo mondiale? Quando e come hai capito che avresti potuto portare l’argento a casa? Ci sono stati dei momenti di difficolta’?
E.S.: È stata una regata piuttosto difficile, abbiamo trovato condizioni molto variabili nel corso dei sei giorni.
Mi sono resa conto che avrei potuto portare a casa una medaglia l’ultimo giorno delle qualifiche: tre prove col peler planante la mattina, tre secondi posti.
Ho avuto un giorno un problema col track perché mi si era incastrato un sassetto e quindi non riuscivo a bloccarlo.
RIW: Quando hai iniziato a fare windsurf e come?
E.S.: Ho iniziato a fare windsurf nel 2009 grazie a mio fratello che lo faceva già da un po’.
RIW: Quando e come hai capito che per te questa non era una semplice pratica sportiva?
E.S.: Da subito. Conoscendo già il modo di lavorare della squadra di cui faceva parte mio fratello ho capito che la cosa non era uno scherzo poi facevo già altri sport a livello agonistico quindi il fatto di partecipare a competizioni non mi era nuovo.
RIW: Che scuola e classe fai e com’e’ andato lo scorso anno scolastico?
E.S.: Frequento la terza superiore al liceo scientifico; l’anno scorso è andato tutto piuttosto bene, non ho avuto nessun problema.
RIW: Come si abbinano per te la scuola e l’attivita’ agonistica? Sei riuscita a costruire una sinergia o sono due attivita’ che si ostacolano a vicenda?
E.S.: La scuola è primaria ma questo non significa che non si possa fare sport anzi in molti casi aiuta: saper gestire l’ansia di un esame per esempio è come saper gestire quella per una regata. Sono riuscita a incastrare più cose nella mia vita e a organizzarmi bene i tempi per studio, allenamenti in acqua e a terra.
RIW: Quali sono i tuoi progetti windsurfistici e cosa vorresti fare/diventare da grande?
E.S.: Bella domanda, se hai qualche suggerimento lo accetterei volentieri. Mi piacciono molto le lingue straniere in ogni caso.
RIW: Quando si pensa a te e ai tuoi risultati si pensa immediatamente anche al tuo allenatore, Mauro Covre. Che cosa ci puoi raccontare di lui?
E.S.: Per me è il migliore. Mi ha cresciuto lui e mi ha sempre seguito. È una persona su cui posso sempre fare affidamento: c’è quando ho bisogno di lui e mi spinge a migliorarmi. Ho avuto molti ostacoli nella mia breve carriera e ogni volta Mauro mi ha aiutato a superarli. Ha tutto il mio rispetto e io so di avere il suo, è su questo che si basa un buon rapporto no?
interview: www.RIWmag.com
photo courtesy: Moan(c)CST, Enrica Schirru