2 aprile, Palais Omnisport Accor Hotels Arena di Bercy –
Nel primo episodio (www.riwmag.com/nei-backstages-di-bercy-con-robby-naish-12/) avevamo raccontato di come avevamo avvicinato Robby Naish (Naish Boards, Naish Sails, Red Bull, Quiksilver, Porsche) e di come avevamo ottenuto una video intervista con lui. Purtroppo, dopo averlo salutato, avevamo scoperto di ritrovarci con una video registrazione senza audio siccome lo spinotto del microfono si era spostato senza fare piu’ contatto.
Dopo una prima fase di enorme disagio e grande sconforto e dopo essere riusciti ad immaginare almeno due possibili soluzioni alternative per poter comunque utilizzare e pubblicare quel contenuto, abbiamo raccolto le poche energie emotive rimaste e tutto il coraggio che ci restava e … abbiamo deciso di raggiungerlo di nuovo per spiegargli cosa fosse successo e chiedergli gentilmente una seconda intervista.
Considerati tutti gli impegni che una star di quel calibro puo’ avere ad un simile evento avremmo dovuti ritenerci gia’ sufficientemente fortunati ad avere ottenuto una prima intervista: ottenere addirittura una seconda intervista dopo avergli spiegato quello che era successo era praticamente una missione impossibile!
Ma ormai dopo tutto quello che ci era successo durante quel viaggio, a partire dal volo di partenza annullato e dai 1000 km guidati di notte per essere comunque presenti a quell’evento, a giocare con la fortuna e con la sfortuna ci avevamo preso la mano e arrivati a quel punto non ci restava che giocarci il tutto e per tutto.
E cosi’ torniamo nella zona atleti alla ricerca di nuovo di Robby Naish, ma lui non c’e’ piu’. Lui ed Antoine Albeau sono usciti e andati al QuikSilver Store per una sessione di autografi e dediche con i fans ed i clienti del negozio.
Nel frattempo restiamo appostati li’ in attesa, ma ormai a 30 minuti dall’inizio del grande show della serata finale chiamano lo Skippers Meeting.
Tutti gli atleti sono presenti tranne Robby ed Antoine. Antoine arriva subito dopo ma Robby ancora non si vede. Come gia’ raccontato, appena finito lo skippers meeting, ad un quarto d’ora dall’inizio della gara, riusciamo ad intervistare Albeau (www.riwmag.com/nei-backstages-di-bercy-con-antoine-albeau/) mentre Robby ancora non lo vediamo e a questo punto dobbiamo raggiungere la sala stampa.
A causa della ferrea procedura di sicurezza a pochi giorni dopo gli attentati di Bruxelles infatti, per raggiungere la tribuna stampa dobbiamo venire accompagnati dal personale autorizzato e c’e’ un solo unico appuntamento disponibile: quindi non possiamo tassativamente ne’ perderlo ne’ arrivare in ritardo!
E cosi’ ci installiamo nella tribuna stampa, lo spettacolo comincia, e noi trasmettiamo in diretta il nostro Live Ticker (www.riwmag.com/sabato-riwmag-in-diretta-dallindoor-di-bercy/).
Finito lo show ci resta solo piu’ una unica possibilita’ per poter portare a termine la nostra Mission Impossible. Anche il nostro amico e lettore Massimiliano detto “Tricse” e’ a Bercy e ci invia un messaggio chiedendoci di poter andare a bere qualcosa insieme.
A malincuore dobbiamo rifiutare e accompagnati da Camille, una delle ragazze dell’agenzia di comunicazione responsabile dell’evento, ci precipitiamo di nuovo nella zona atleti.
Anche lei cerca Robby Naish: suo papa’ e’ un grande fan e gli ha promesso una foto e sa gia’ esattamente dove il pro rider americano si trova in quel momento!
Ed eccolo di nuovo li’, finalmente, e senza piu’ esitare un secondo ci avviciniamo per chiedergli come vada il suo piede visto che abbiamo saputo che durante l’ultimo salto sulla rampa se lo era infortunato.
Robby ci risponde che non va cosi’ male, e a quel punto gli spieghiamo il problema audio con la nostra prima intervista, gli spieghiamo la nostra soluzione alternativa ma gli chiediamo una seconda intervista.
Lo sguardo di Robby punta lontano e la sua mandibola si contrae, ci pensa un attimo e ci risponde: “io vorrei davvero fare una seconda intervista … ma e’ tutto il giorno che corro senza sosta e adesso mi sento davvero stanco e ho fame, ho davvero bisogno di andare al ristorante …”
Con un’evidente espressione triste aggiungiamo di capire e non insistiamo … a quel punto Camille ci chiede di farle la foto insieme a Robby da portare a suo padre.
Finita la foto restiamo li’, a pochi metri dal re US1111, capiamo perfettamente la sua risposta: in fin dei conti la nostra fortuna ce la siamo gia’ giocata con la prima intervista, pazienza, sarebbe stata meglio una seconda video ripresa, ma a questo punto realizzeremo la nostra soluzione alternativa …
Con la coda dell’occhio ci accorgiamo che Robby parla brevemente con Julia, una delle persone che lo avevano accompagnato a Bercy, e poi con due passi viene diretto verso di noi: “ok, facciamo la seconda video intervista, ma la facciamo subito!”
EVVAI! Increduli sorridiamo da orecchio a orecchio, ringraziamo e ci precipitiamo ad aprire il nostro zaino per rimontare tutto il necessario: tripiede, GoPro, microfono … nel frattempo Robby si concede ancora per qualche foto e autografo, noi prendiamo bene l’inquadratura, Robby ci si avvicina e ci chiede: “allora siamo pronti?”
Rispondiamo di si, ci prendiamo ancora un paio di secondi per controllare che questa volta vada tutto bene, verifichiamo lo spinotto del microfono, tiriamo un lungo respiro, a mezza voce chiediamo aiuto al Buon Dio, e … via, partita la seconda video intervista! Rock’n’Roll ! O la va o la spacca!
Se nella prima intervista, davanti alla telecamera eravamo riusciti a mimetizzare la nostra emozione, questa volta, nei primi secondi la tensione nell’aria si taglia con un coltello, e il cappello introduttivo e’ meno formale e decisamente piu’ diretto.
Per semplicita’ riproponiamo a Robby le stesse domande, ma lui, nella sua piu’ completa autenticita’, pur spiegando le stesse cose, in realta’ cambia abbastanza le risposte obbligandoci ad uno sforzo di concentrazione superiore per riuscire a non mischiare la traduzione delle risposte della prima intervista, che ricordiamo ancora quasi a memoria, e quelle della seconda intervista.
Il dialogo prende ritmo ma ad un certo punto un ragazzo che trasporta una vela quasi colpisce la nostra telecamera. Riusciamo a fermarlo appena in tempo.
L’intervista va avanti e dopo qualche minuto una persona passa tra noi e la telecamera (5′:09″), subito io e Robby non capiamo chi sia e siamo quasi scocciati da quel passante cosi’ maleducato, ma poi ci rendiamo conto che si tratta di Robert Teriitehau che si gira verso di noi e ci fa l’occhiolino, a quel punto scoppiamo a ridere, Teriitehau non cambiera’ mai 🙂
E cosi’ finalmente giungiamo alla fine di questa seconda intervista, ormai siamo entrambi rilassati, ridiamo e scherziamo, salutiamo di nuovo Robby ringraziandolo per la sua immensa disponibilita’ e con le gambe che tremano ci precipitiamo a togliere la memory card dalla telecamera per inserirla nel computer e verificare la registrazione …
A quel punto comunque sia andata non avremo un’altra possibilita’ ma l’agitazione sale alle stelle … parte il video e … questa volta ABBIAMO TUTTO, audio compreso!
Con il computer in mano ci precipitiamo verso Robby, “Robby! Abbiamo l’audio! Abbiamo l’audio” lui guarda, ascolta ed esulta con noi! Poi si rivolge a Julia ed esclama sorridendo: “ce l’abbiamo fatta! Abbiamo l’audio questa volta!”
Perche’ vi abbiamo raccontato tutto cio’? Perche’ due episodi per questa video intervista?
Perche’ se avessimo pubblicato solo la seconda registrazione ringraziando Robby Naish per la sua mega diponibilita’ il pubblico non avrebbe potuto toccare con mano cio’ a cui ci saremmo riferiti.
Invece abbiamo voluto rendere onore a quest’uomo che non solo ha scritto con la sua vita una buona parte dello storia del nostro amato sport, ma che nonostante tutti i suoi successi e le sua notorieta’ ha saputo restare una persona semplice e autentica e con enorme disponibilita’ e generosita’, nonostante la comprensibile stanchezza di fine evento, ha saputo scendere in campo con noi per una seconda intervista!
E’ con questo articolo che vogliamo concludere i nostri articoli dall’indoor di Bercy, ed e’ proprio questo articolo il nostro piccolo regalo per il 53esimo compleanno di Robby compiuto sabato scorso.
Vogliamo aggiungere solo piu’ una frase che Robby aveva pronunciato nella prima registrazione e che poi non ha ripetuto nella seconda intervista ma che ci ha colpito molto e che quindi ci sembra doveroso riportare.
Alla domanda su come mai nonostante tutti gli sport di mare da lui praticati il windsurf sia ancora cosi’ speciale, nel bel mezzo della sua risposta ci ha detto:
“il windsurf ti entra nel cuore, una volta che si diventa windsurfisti poi lo si resta per sempre, anche quando a volte nella vita puo’ succedere che non si possa piu’ uscire in mare!”
E’ doveroso da parte di RIWmag citare e ringraziare i sostenitori e gli inserzionisti di quest’anno: ZZSurf con Unifiber e Attitude Sails, Simmer Style, Patrik, JP-Australia con NeilPryde e NP, Nikon, MaverX, Challenger Sails, Naish Windsurfing, GoPro e Radikal, perche’ e’ proprio grazie al loro supporto che RIWmag e’ potuta essere presente al France All Star Wind Games presso il Palais Omnisport Accor Hotels Arena di Bercy, ha potuto offrirvi i live ticker delle due serate e tutti i relativi articoli e materiali raccolti durante questo evento.
Un doveroso ringraziamento va anche alle organizzazioni IndoorDeFranceBercy e MillEtUneVagues per averci invitato e supportato in loco.
video interview: www.RIWmag.com
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photo: Eric Bellande