‘Nonno’ Fabio’ Tampieri, amante delle Hot Sails Maui, ci invia le sue impressioni a proposito delle sue nuove freestyle pro 2014. Questo articolo non vuole avere la pretesa di essere un test di prodotto, ma il report dettagliato e l’esperienza del ‘Nonno’ magari possono suggerire qualche indicazione utile per i lettori.
“Tra le discipline del windsurf il Freestyle è la più indicata per i giovani ma alla veneranda età di 50 anni continuo a praticare questa disciplina grazie anche ai materiali che ultimamente ho la fortuna di utilizzare. Proprio per questo vi vorrei parlare della mia ultima vela tagliata direttamente dalle sapienti mani di jeffrey Henderson … Hot sails freestyle pro 2014.
La vela è molto bella e rispetto all’edizione precedente sono state apportate alcune modifiche tra cui i rinforzi sul top della tasca d’albero e su alcuni ferzi alla base della vela. Grazie a tutto cio’ la vela quest’anno pesa ancora meno: per la misura 4,8 circa 2.700 gr. e grazie all’albero proto italica e il boma tecnolimits arrivo ad avere un rig poco sotto ai 5,5 kg. Una vera bomba: posso tranquillamente dichiarare che il nonno ha uno tra i rig più leggeri al mondo permettendomi di usare pur pesando 95 kg le stesse misure dei miei compagni di merende che pesano in media 20 kg meno di me.
Facile da armare e rinforzata nei punti giusti non sembra neanche che possa pesare così poco: vista armata il profilo è pulito e la vela non fa grinze. Con poco vento va armata con una buona tensione del caricabasso fino a far cedere il leech tra la prima e la seconda stecca di balumina e una tensione di bugna del boma di max 2 cm. Viceversa quando il vento aumenta potete addiritura far cedere fino alla terza stecca la balumina dando tensione alla bugna da 3/4 centimetri. Predilige alberi flex top ma potete armarla tranquillamente anche con i costant curve: l’importante che siano leggeri. Sarebbe un controsenso avere una vela da 2,7 kg con un albero da 2 kg. I colori di quest’anno sono 4, il mio ovviamente è super limited edition, ma veniamo alla prova in acqua: siccome come vi dicevo sono un vecchietto non vi parlerò di come si comporta la vela eseguendo le funnaboesche new moves ma bensì in andatura freeride e in alcune manovre freestyle old style tipo vulKan, willy skipper, spock, flaka.
La prima sensazione che da è paragonabile a quella di una piuma,leggerissima. La vela plana prestissimo ed è imbarazzante vedere che tu che pesi più degli altri e plani a volte prima con la stessa metratura velica. E’ inutile pompare per farla partire, e’ sufficiente poggiare leggermente e far si’ che il ferzo in dacron a ridosso dell’albero si gonfi e il gioco è fatto. Parte come un missile e pur essendo così potente, grazie anche alla sua leggerezza, la vela in andatura rimane molto stabile, non tira nelle mani e in situazioni di sovrainvelatura non perde il suo profilo. La cosa eccezionale è che quando stai per entrare in manovra lei diligentemente appiattisce il suo profilo e aiuta il rider a cimentarsi in qualsiasi evoluzione che comporti l’inserimento della vela nel vento: vulkan, spock e flaka non avranno più segreti per voi.
Ovviamente non si limita ad accontentare i surfisti medio bravi ma proprio per queste sue peculiarità di maneggevolezza abbinate a potenza anche i supermanici potranno lanciarsi nelle new moves kono, shaka, culo, skopu e chi più ne ha più ne metta. Certi miei amici sono rimasti impressionati dall’uscita dal ducking: la vela ha un esplosione di potenza imparagonabile sparandoti in aria ad altezze incredibili e dando modo così all’atterraggio di mantenere velocità sufficiente per poter entrare in altre rotazioni. Pur essendo una vela piuma ho potuto constatare che i materiali anche dopo una stagione di uscite tra mare e lago (nel 2013 parliamo di 70/80) sono ancora intatti, non si scoloriscono e sono ancora in piena efficienza. Che dirvi d’altro se non che oltretutto è anche la più economica …”
source & photo: courtesy ‘Nonno’ Fabio’ Tampieri 4 www.RIWmag.com