Giovane, atleta multidiscipline, un vero e proprio water boy cresciuto a pane e mare. Ma Francesco Cappuzzo non e’ solo noto per la sua bravura nei water boards sports, ma anche per la sua amabilita’ caratteriale e umilta’ sia personale che sportiva. E quando e’ l’ora delle manovre lo spettacolo e’ assicurato. RIWmag lo ha raggiunto per una chiacchierata a proposito della prima tappa wave AICW 2015.
RIW: Quali sono i tuoi sponsor?
Francesco Cappuzzo: RRD per le vele, le tavole, mute e accessori, AL360 per i boma, MAVERX per gli alberi ed infine la mia scuola di windsurf a Puzziteddu ASD REEF.
RIW: Come ti sei trovato nelle condizioni meteo marine di queste gare?
F.C.: Purtroppo le condizioni meteo non sono state quelle che noi tutti riders ci aspettavamo, ma io penso che comunque dopo tutti gli sforzi dell’organizzatore dell’evento (Eddy Piana) non si poteva non svolgere la gara. Le condizioni sono state abbastanza difficili per tutti i riders indistintamente, certo noi riders più pesanti abbiamo sofferto un po’ di più (io personalmente ho usato la 5,6 vogue pro e il 104 Wavecult), ma sono dell’opinione che un rider completo sappia esprimere la propria bravura in tutte le condizioni e ribadisco che comunque le condizioni erano uguali per tutti e che quindi nessuno e’ stato penalizzato e nessuno privilegiato!
RIW: Sei stato una delle rivelazioni di questa gara. Anche se in molti ti conoscevano come freestyler in realta’ fai gare wave da almeno 5 anni e sei stato vice campione italiano wave nel 2011. Sei soddisfatto del risultato a questo OWC?
F.C.: Sono contento del mio risultato ma non soddisfatto perché prima della gara ero super motivato con un obiettivo ben preciso: dare il massimo e cercare di portare a casa una buona posizione sul podio dopo tanti anni (dopo la gara a Puzziteddu nel 2011). Purtroppo non è andata come previsto poiché sono stato fermato dal mio amico e nonché compagno di team Jacopo Testa che ha veramente disputato un’ottima gara dando del filo da torcere a molti veterani del wave. Io penso che ormai molte manovre freestyle sono entrate a far parte del repertorio di molti wavers che cercano di ottenere punteggi più alti possibili eseguendo manovre freestyle sulle onde stesse. Noi giovani che proveniamo dal freestyle siamo molto avvantaggiati dato che siamo abituati a fare determinate manovre sull’acqua piatta, e quindi adattarle al wave ci viene più semplice. Comunque questa è solo la prima tappa del campionato italiano wave e spero si riescano a svolgere anche le altre due, di cui una la ospiterò io stesso nel mio home spot a Puzziteddu, dove cercherò di dare il 200% delle mie possibilità per riuscire a raggiungere la vetta più alta del podio! Vi aspetto numerosi alla tappa di Puzziteddu sarete tutti i benvenuti!
RIW: Adesso che hai finito le scuole superiori quali sono i tuoi progetti futuri windsurfistici?
F.C.: Eh si, proprio quest’anno ho avuto una delle mie prime vittorie più importanti, quella del diploma, ma proprio in questi giorni ho iniziato un altro importantissimo cammino, quello universitario (Ingegneria Gestionale). Però mi sono iscritto Part Time così da poter continuare ad allenarmi al massimo e cercare di fare qualche bel viaggetto durante i mesi freddi, chissà magari ci vedremo tutti insieme in una delle mete più gettonate del mese di febbraio/marzo? E poi dopo cercherò di impegnarmi al massimo nel seguire tutto il circuito PWA wave e da quest’anno anche il circuito wave di kite sia nazionale che internazionale.
interview: www.RIWmag.com
photo: courtesy Francesco Cappuzzo, JC/PWA