Il mio ultimo editoriale lo scrissi un po’ di più di due anni fa …
Ne è passato davvero tanto di tempo da allora e più volte in questi lunghi mesi mi sono soffermato a pensare chiedendomi se mai mi sarei potuto ritrovare nella posizione di scriverne ancora. Ogni volta immaginavo che cosa avrei potuto raccontare se lo avessi dovuto scrivere in quel preciso istante e, neanche a dirlo, ogni volta lo avrei scritto in modo completamente diverso da quello immaginato la volta prima.
Avrei potuto raccontarvi di tutte le cose positive a cui eravamo giunti due anni fa … oppure di tutte le cose negative che da allora ci sono capitate e che abbiamo dovuto affrontare per riuscire ad essere presenti qui e adesso.
Un po’ più sul personale forse potrei raccontarvi di quel periodo in cui tutto era talmente difficile e pesante che preferivo uscire in mare lontano da tutto e da tutti. Ma nel bel mezzo di una sessione in windsurf mi chiesi: “di che cosa mi devo vergognare? Di avere dato il massimo, di avere ottenuto risultati migliori delle attese e di dover pagare per degli errori che non ho commesso?”
Oppure potrei raccontarvi di quando dovetti combattere contro me stesso in bilico ed in conflitto tra l’immensa gioia di diventare padre e la profonda frustrazione di aver perso la rivista di windsurf più importante in Italia …
Oppure potrei raccontarvi di quando all’inizio il progetto RIW doveva essere più modesto per via delle limitate risorse a disposizione. Ma poi furono proprio i redattori e i collaboratori a volersi impegnare senza considerare i limiti delle risorse perché da veri professionisti volevano vivere il piacere di offrire semplicemente quello di cui il progetto aveva bisogno e fu così che RIW iniziò a vivere di vita propria …
Potrei andare avanti per ore a raccontarvi episodi e aneddoti importanti che ci hanno guidato fino a questo punto.
Ma credo invece che oggi sia più interessante parlare di un gruppo di persone con profili professionali di tutto rispetto, al momento circa una ventina, che nonostante vivano a diversi chilometri di distanza e nonostante siano tutti diversi uno dall’altra per interessi e stili di vita, hanno deciso di condividere qualcosa di più di una passione. Hanno accettato di mettersi in gioco e di poter offrire il loro contributo al nostro bellissimo sport: Löa, Simon Ck, Stefano Fiorito, Tancredi Monaco, Andrea Baldini, Simone Pierini, Meteoeventi, Lino Contiello, Federico Esposito, Marco Livraghi, Greta Benvenuti, Adele Frola, Enrico Barchi, Andrea Ferin, Laura Linares, Michele Tagliafico, Andrea Volpini, Francesco Dote, Gigi Madeddu e 007.
Oggi purtroppo in Italia fare del windsurf un lavoro è ancora troppo difficile e precario. A noi piacerebbe invece che le prossime generazioni possano ricevere di più di quanto offerto a noi: vorremmo lasciare al futuro quello che ci sarebbe piaciuto ricevere noi quando abbiamo iniziato!
Si tratta solo di windsurf?
Forse si, ma anche no!
In un momento nazionale così delicato noi vorremmo fare nel nostro piccolo ciò che vorremmo vedere fatto nell’amministrazione di cose ben più importanti. Non vogliamo parlare di politica, lungi da noi!
Noi stiamo parlando di business si, ma anche di etica, di coscienza, di bene comune e condiviso, di rispetto!
Parole fuori moda? Forse … anzi, anche meglio: almeno non ci sarà dubbio riguardo la nostra originalità e visione alternativa!
Ma queste non sono parole che indicano un’immagine, uno stato d’essere … per noi queste sono parole che indicano un percorso, un cammino, che richiedono un impegno ed un’attenzione in continua evoluzione …
Troppa carne al fuoco? Può darsi, ma almeno non potremo biasimarci di non averci provato fino in fondo!
Vorrei quindi ringraziare i redattori, i collaboratori, i distributori, le aziende di settore e tutti gli inserzionisti (AL360, Quatro, Goya, CitySurf, NoveNove, ClubeKauliSeadi, FlyMount Italia, MaverX, NetsurfingSport, NonSoloMute, Radikal, RRD, SaBarra, Gaastra Kites, Tabou, WhiteReef, North Sails, Fanatic, Marco Baiocchi, NST, SeatexBoards, Hibiscus Escola de Surf) che hanno accettato il nostro invito e che oggi sono qui a sostenerci e ad offrirci questa incredibile opportunità! E poi vorrei ringraziare in anticipo tutti coloro che ci seguiranno, tutti coloro che vorranno unirsi a noi in futuro e tutti coloro che vorranno offrire una possibilità a questo progetto.
Concludo questa mia riflessione con il videoclip ORA di Lorenzo Jovanotti.
Lorenzo Jovanotti ha fatto un videoclip che parla di windsurf?
No, almeno non ancora intenzionalmente … ma voi provate ad ascoltare attentamente le parole di questa canzone e poi ditemi se non parlano anche di windsurf …
Siete pronti alla RIWoluzione? E che RIWoluzione sia!
E.P. @ www.RIWmag.com