Nel primo episodio della visita di RIWmag presso Italica, Alberto Solza, VP Sales, ha presentato la sua azienda (www.riwmag.com/la-missione-di-riwmag-italica-1mo-episodio/).
Nel secondo episodio Rossano Bisioli, responsabile per Italica dei progetti alberi da windsurf in Italia e in Cina, ha spiegato come viene formulata la domanda tecnica che porta al progetto e alla costruzione di un albero (www.riwmag.com/la-missione-di-riwmag-italica-2do-episodio/).
Nel terzo episodio RIWmag ha visitato l’ufficio di Rossano per capire come si sviluppa la fase di progetto di un albero (www.riwmag.com/riwmag-italica-3zo-episodio-il-progetto/).
Nel quarto episodio Rossano ha mostrato la sala taglio, dove vengono preparate le tele di preimpegnato dopo che sono state tirate fuori dalla cella frigo (www.riwmag.com/riwmag-italica-4to-episodio-la-sala-taglio/).
Nel quinto episodio RIWmag ha cercato di capire cosa succede nella zona presse, in che cosa consiste la compattazione e come funzionano l’autoclave e l’estrazione (www.riwmag.com/riwmag-italica-5to-episodio-dalle-presse-allestrazione/).
Nel sesto episodio insieme a Rossano RIWmag e’ riuscita a ricostruire e a presentare al suo pubblico le fasi di test post-produzione degli alberi da windsurf e la misura/verifica dell’ IMCS (www.riwmag.com/riwmag-italica-6to-episodio-i-test-dellalbero/)!
Nel settimo episodio Alberto Solza affronta l’argomento del confronto tra gli alberi prodotti dalle velerie e gli alberi ‘generici’ prodotti da brands che non producono vele (www.riwmag.com/riwmag-italica-ep7-alberi-a-confronto/).
Principalmente questi episodi video si dividono in due categorie, quelli COMMERCIALI e quelli TECNICI. Nell’ottavo e ultimo episodio COMMERCIALE Alberto Solza affronta l’argomento della durata e delle prestazioni dell’albero da windsurf.
Su richiesta esplicita di Alberto i suoi interventi sono stati registrati in inglese, a seguire la trascrizione dei dialoghi in italiano.
RIW: Cari lettori di RIWmag, siamo di nuovo qui con Alberto Solza e con questa missione speciale di RIWmag per visitare Italica. In questo episodio vorremmo sviluppare l’argomento di quanto spesso un utilizzatore finale dovrebbe cambiare albero.
Alberto Solza: Una volta alla settimana e’ la risposta giusta? (NdR – risata) Scherzi a parte il punto principale e’ che oggi l’albero da windsurf e’ il componente piu’ ignorato fino a quando non si rompe! Tutti controllano sempre la propria vela, la propria prolunga e il proprio boma facendo attenzione che tutto funzioni correttamente, ma con l’albero da windsurf fino a quando non si rompe non ci si rende conto di avere un problema! Quando siamo con alcuni dei nostri clienti piu’ importanti ci divertiamo a dire che l’albero da windsurf e’ semplicemente uno stupido tubo dentro la vela e diventa un albero da windsurf solo quando si rompe! Cari lettori di RIWmag e consumatori finali in generale voi non vi prendete molta cura del vostro albero!
Parlando seriamente, da un punto di vista di produzione, noi sappiamo che l’albero da windsurf andrebbe cambiato a seconda della quantita’ di tempo spesa in acqua. Prendiamo l’esempio di qualcuno che esce 80 volte all’anno in windsurf, fortunato lui, noi pensiamo che in questa condizione l’albero andrebbe cambiato una volta ogni due anni.
Navigando 80 volte l’anno, probabilmente si cambiano tutte le vele una volta all’anno, perche’ alla fine dell’anno le vele incominciano ad essere consumate, il monofilm non e’ piu’ nello stesso stato di quando si e’ appena comprata la vela, ma guardando l’albero sembra ancora abbastanza nuovo. E quindi si tiene l’albero e si cambiano le vele piu’ volte.
E’ un esempio divertente vedere ancora cosi’ tanta gente in acqua usare ancora alberi di vecchia data come Powerex, o Fiberspar o ancora alberi Roto (per quelle persone che si ricordano ancora di quegli alberi, ma la realta’ e’ che la propria vela e’ stata disegnata attorno ad un albero. Quell’albero e’ stato poi aggiornato costantemente negli anni, perche’ noi ci occupiamo di quello sviluppo, i nostri clienti fanno i loro sviluppi, e quindi gli alberi migliorano.
Questo non e’ il solo fattore da prendere in considerazione. L’altro fattore importante e’ che gli alberi da windsurf lavorano cosi’ (NdR – movimento della mano che simula la flessione dinamica degli alberi) insieme alla vela. Cio’ significa che le fibre e le resine compiono un lavoro, poi ci sono i raggi diretti del sole e quelli riflessi dall’acqua, piu’ gli eventuali impatti, tutti questi fattori generano una sorta di degenerazione dei materiali dell’albero, scusatemi per questo errore di spelling.
In ogni caso l’albero diventa piu’ morbido e perde le sue proprieta’ meccaniche e quindi si, l’albero e’ ancora nuovo, non si e’ ancora rotto, ma l’utilizzatore sta perdendo una buonissima parte di prestazioni per le quali abbiamo lavorato davvero duramente per ottenerle, come il reflex, la velocita’ e tutte le performance di un albero.
E quindi il mio suggerimento e’: potete cambiare le vele ogni anno, la tavola ogni anno, si puo’ tenere l’albero per 2 o 3 stagioni, ma per favore, non cambiate tutta l’attrezzatura tutti gli anni tenendo lo stesso albero per 10 anni!
Ok, e’ vero, ci sono alberi forti, che non si rompono al giorno d’oggi, questo e’ un dato di fatto, noi lo sappiamo dalle nostre statistiche di garanzia.
Si puo’ cambiare albero davvero frequentemente in modo da salvaguardare la prestazione in acqua per averle al livello a cui dovrebbero essere!
RIW: E quindi quali sono i fattori che nel tempo fanno diminuire le prestazioni e la durabilita’ degli alberi?
A.S.: Ad essere onesti funziona come per il monofilm, solo che il monofilm si deteriora piu’ velocemente degli alberi in carbonio. Questi fattori sono: i raggi del sole, l’acqua salata, la sabbia, la continua pressione che riceve l’albero, armare e disarmare, l’albero si piega e poi ritorna alla posizione iniziale. Tutti questi fattori consumano gli alberi. Questo non significa che l’albero si debba rompere, molto probabilmente non si rompera’ proprio, ma nel tempo ne ridurranno le prestazioni e il divertimento sull’acqua di sicuro.
Ci si potrebbe lamentare che si investono dei soldi e l’albero non si rompe, e quindi si puo’ ancora usare, e infatti e’ vero, ci sono windsurfisti che fanno cosi’ per anni, ma se si ha la possibilita’ di avere un nuovo albero, e possibilmente un albero dallo stesso brand della vela, allora ci si potra’ davvero accorgere che la vela lavorera’ diversamente rispetto al vecchio albero di fiducia Powerex o Fiberspar.
RIW: Ok, questo e’ tutto anche per questo episodio, grazie mille Alberto per le tue spiegazioni e per aver condiviso le tua esperienza con noi.
Ai lettori: continuate a seguirci su www.RIWmag.com, grazie per la vostra attenzione e Hang Loose!
A.S.: Bye bye.