Sa Barra Freestyle Contest – Episode II – CAMPIONATO ZONALE FREESTYLE SARDEGNA CALASETTA
Dopo il grande successo dello scorso anno ritorna il Sa Barra Freestyle Contest – Episode II, regata a chiamata dal 1 Aprile al 30 Giugno. Gigi Madeddu, Simone Pierini e Michele Tagliafico gli organizzatori di questo evento valevole anche per il campionato zonale sardo di freestyle, patrocinato dall’AICW.
RIWmag intervista Simone Pierini.
RIW: è ormai passato un anno ma possiamo fare per i lettori di RIWmag un breve riassunto della prima edizione di questo evento?
Simone Pierini: Nel finale del 2012 ci siamo riuniti con Gigi e Michele e abbiamo deciso di organizzare la prima gara della storia del Windsurfing Club Sa Barra. Volevamo fosse un contest spettacolare che rendesse merito al livello dei rider italiani sfruttando il grande potenziale dello spot. La scelta della gara a chiamata è stata unanime. Il risultato è stato meraviglioso con performance fantastiche. Ha vinto Jacopo Testa che a Sa Barra ha dato inizio al suo anno magico che l’ha portato a vincere il titolo nazionale e poi ha scalare pian piano anche la classifica Pwa. Heat molto equilibrate, divertimento dentro e fuori dall’acqua e spettacolo per il pubblico e i fotografi che sono accorsi. Ma la vittoria l’abbiamo celebrata ascoltando le reazioni dei rider a fine evento. La loro soddisfazione ci ha permesso di guardarci negli occhi e dirci: “ce l’abbiamo fatta!”.
RIW: una novità di quest’anno è l’iscrizione alla gara aperta anche agli atleti stranieri. Com’è nata quest’idea e cosa si pone come obiettivo?
S.P.: Molti atleti internazionali negli ultimi anni hanno scelto Sa Barra per i loro allenamenti. Vederli in azione dal vivo è stato uno spettacolo imperdibile e ci siamo sempre chiesti come sarebbe stata una gara con tutti i più forti al mondo. E così dopo il primo anno di rodaggio abbiamo deciso di provare. Un’altro dei motivi è quello di abituare i rider italiani a competere contro coloro che dovranno affrontare in campo internazionale, metterli alla prova e testarne la loro risposta sia tecnica che mentale. Abbiamo già ricevuto interesse da diversi protagonisti del Pwa, ma la condizionale della gara a chiamata non ci da ancora certezza della loro presenza in virtù dei tanti impegni che li vedranno impegnati nell’arco della stagione.
RIW: quali altre sono le novità rispetto all’edizione precedente?
S.P.: La novità tecnica più importante è proprio l’apertura ai rider stranieri. Sull’aspetto di comunicazione abbiamo deciso di fare un passo avanti adeguandoci ad un futuro sempre più imminente che vede i social network come fulcro dell’informazione. Tutte le comunicazioni verranno date in anteprima sulla nostra pagina Facebook “Windsurfing Club Sa Barra”: le info sulla chiamata della gara, gli alloggi, la promozione e la visibilità dei nostri partner. Il tutto ovviamente affiancato all’ottimo rapporto con tutte le testate online e cartacee di settore e non solo. I protagonisti di ogni giorno saranno i rider, il windsurf e le emozioni che trasmette una competizione di questo livello tecnico.
RIW: quali sono invece le caratteristiche dell’edizione precedente che verranno riconfermate quest’anno?
S.P.: Sarà riconfermata la formula con la giura composta da un giudice ufficiale AICW affiancato da due rider competitor a rotazione, il regolamento Pwa che prevede una valutazione secondo il criterio “Best moves” e un tabellone per i gli Juniores (super session), che rappresentano il presente ma soprattutto il futuro del nostro sport. Stiamo lavorando anche per cercare di riproporre il Photo Contest che lo scorso anno porto una trentina di fotografi in spiaggia a sfidarsi a colpi di click.
RIW: Gigi Madeddu, Simone Pierini e Michele Tagliafico gli organizzatori. Chi si occupa di cosa?
S.P.: Gigi è l’organizzatore principale dal quale nascono le idee soprattutto per quel che riguarda l’aspetto tecnico. La sua esperienza di gare e di viaggi nel mondo è una garanzia per soddisfare le esigenze dei rider: dalla scelta della formula di gara, alla sistemazione degli alloggi dei partecipanti, senza alcuna preclusione. Io mi occupo della comunicazione e della promozione affinché la visibilità degli atleti in gara, della competizione, dei partner e del Windsurfing Club Sa Barra sia massima. Michele oltre al suo ruolo di fotografo gestisce molti aspetti burocratici e logistici insieme a tante sfumature che emergono ogni giorno. Ma la realtà è che ognuno di noi si interfaccia con l’altro con estrema serenità, scambiandoci senza problemi tutti i ruoli fin qui descritti. E non siamo soli, anzi. Un ruolo fondamentale nell’organizzazione ce l’hanno anche Cory, la fidanzata di Gigi, e tutti i ragazzi del progetto #sabarrastyle a partire dal tuttofare Rossel Bertoldo fino al più giovane del gruppo, nessuno escluso. Inoltre ci sono Salvatore Casula per il supporto in loco e Salvatore Scopelliti della FIV di Calasetta.
RIW: Sa Barra nasce dalla visione di Gigi Madeddu e nel giro di un paio di anni si afferma come una delle capitali (se non la capitale) europea del freestyle. Quali sono stati i punti chiavi di questo successo?
S.P.: Mi vengono in mente due parole: condizione e passione. La condizione è la caratteristica principale di Sa Barra. Lo spot negli anni si è affermato come uno punti di riferimento per la disciplina del freestyle: vento forte di qualità, costante e con una mostruosa percentuale di uscite che si conferma sopra i 230 giorni all’anno. La passione la si può assaporare non appena attraversi il cancello. Chiunque entra, indifferentemente dal suo livello windsurfistico, viene accolto come se fosse il campione del mondo. L’uomo viene prima del rider. E’ una questione di valori come rispetto ed educazione che sono i punti chiave del club e soprattutto del progetto #sabarrastyle. A Sa Barra si vive il windsurf 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno.
Il Bando di regata del Campionato Zonale Freestyle Sardegna “Sa Barra Contest”: www.aicw.it/?p=3743
interview: www.RIWmag.com
photo: courtesy Sa Barra Freestyle Contest, Emanuela Cauli, Michele Tagliafico