Qualche giorno fa l’AICW ha pubblicato il nuovo regolamento per le gare wave nazionali. RIWmag ha chiesto direttamente al responsabile italiano delle gare artistiche del windsurf nazionale, nonche’ vicepresidente AICW, qualche delucidazione a riguardo in modo da rendere comprensibile a tutti i contenuti di questo nuovo documento. Partita come un’intervista con due domande semplici in realta’ le risposte si sono rivelate articolate e complesse. Ringraziamo Cristiano ‘Cricco’ Siringo di averci risposto in modo efficiente mentre nel frattempo era gia’ impegnato con l’organizzazione dell’attuale gara wave a Puzziteddu.
RIW: “AICW ha appena pubblicato il nuovo regolamento per le gare wave nazionali. Perche’ un nuovo regolamento e com’e’ stato redatto?”
Cristiano Siringo: “Ezio rovesciamo i ruoli … rispondi tu a 1 domanda: quanto ne sapevi fino ad oggi di come è organizzata una regata Wave e di come deve essere giudicata la performance degli atleti???”
RIW: “Ho delle nozioni generali accumulate negli anni a forza di leggere riviste e parlare con gli atleti ma non mi sono mai dovuto preoccupare ne’ di organizzarne una ne’ di conoscere i regolamenti nei dettagli”
C.S.: “Perfetto neanche io … ahahahah … e molto spesso neanche gli Atleti … E’ una storia come al mio solito lunga ma ora te la spiego: nel momento esatto che sono diventato Referente AICW per Freestyle e Wave sono stato catapultato, mi pare a Novembre 2014 o giù di lì, al famoso Corso Giudici Expression FIV di Ostia dove finalmente la FIV ci permetteva di avere, insieme al Kite, i nostri Giudici però riconosciuti dalla stessa Federazione Vela (onore al merito del lavoro enorme di Carlo Cottafavi, Mirco Babini e Miky Cerquetti). E io che cosa c’entravo??? Poco o nulla visto che come te e quasi tutti quelli che ci leggono poco ne sapevo, tanto è vero che se chiedi a chiunque da cosa vengono fuori magari i punteggi del live streaming delle gare wave PWA non ti sanno rispondere … torniamo a noi … lì a Ostia per fortuna avevo come Capo Giudice ereditato dalla precedente gestione Mirko Braghieri che ha condotto egregiamente il corso formando i nuovi Giudici che, bene o male se ne possa pensare (qualche Atleta soprattutto ma fa parte del gioco … vedi il calcio), hanno portato a termine la stagione Freestyle e Wave 2015 che ha segnato soprattutto la rinascita del wave in Italia.
Raggiunto l’obiettivo prefissato di ridare vita alle Classi Artistiche, compreso il progetto Sa Barra di Gigi Madeddu da me fortemente voluto come 1^ Tappa dell’Italiano Freestyle con il grande aiuto di Simone Pierini (in bocca la lupo Zio … ora con il ginocchio bionico chi ti ferma …), mi sono cominciato a guardare intorno e a studiare per capirci qualcosa di regolamenti e punteggi ma incredibilmente ho trovato pochissimo (compreso PWA), anzi quasi nulla … considera anche che stavo perdendo Mirko Braghieri per motivi personali e familiari tanto è vero che ho avuto problemi a gestire le gare 2015 dovendomi appoggiare anche a Sergio Cantagalli, nonostante non sia FIV, quale consulente sul campo … ma mentre cercavo di capirci qualcosa è spuntato Andrea Mariotti con la gara da lui supportata in Sarda, ovvero la King of North Shore (gara fuori da AICW e pertanto anche diciamo “controversa”) … io Andrea Mariotti lo avevo visto per sbaglio al WGS 2015 a Coluccia ma non lo conoscevo e poiché mi piace conoscere le persone al di là delle chiacchiere che sento (lui era precedentemente in aperto contrasto con AICW e non faceva più gare) ho rimediato il suo telefono e l’ho chiamato.
Ci siamo fatti delle grandi chiacchierate scoprendo molti punti in comune e modi di vedere le cose ed il wave molto vicini e, a quel punto, è venuto naturale parlare di criteri di giudizio dei Giudici e di punteggi e Andrea mi ha spiegato come la vedeva e cosa si poteva fare, ovvero uniformare tutti i Giudici su criteri standardizzati quanto possibile. E’ venuto naturale tirare giù dei criteri condivisi con Andrea su cosa si intende per “Wave Riding” e poi Andrea ha anche compilato una lista dei salti con punteggio medio basandosi sui ruolini dei giudizi del PWA.
Tale documento è stato poi condiviso con tutti i Giudici Expression FIV del windsurf e con alcuni Atleti (voglio ringraziare soprattutto Matteo Spanu), i quali hanno dato i loro consigli e suggerito le loro modifiche.
A quel punto con questa bozza in mano è stata conseguenza irrinunciabile il pensare ad un Corso di Aggiornamento per i Giudici dove affinare il tutto; pertanto ho cominciato a pressare ed a rompere le scatole a Carlo per farlo, fino a quando non si è arrivati di nuovo a coinvolgere Babini, FIV ecc. ed è venuto fuori il Corso del 9 aprile scorso. Qui si è parlato soprattutto di quale direzione prendere nel giudizio del wave ed è venuto naturale pensare di andare verso la direzione che stanno prendendo un pò tutti i board sports, ovvero radicalità ed innovazione come nel surf da onda, tanto che con l’aiuto di Giuseppe Arioni (mio vecchio amico, socio in alcuni ristoranti a Roma ma soprattutto Giudice Internazionale del surf da onda) siamo arrivati anche a dare dei range di punteggio alle surfate rispetto ai criteri richiesti per il wave riding … il tutto condito con filmati che hanno mostrato cosa vogliamo che gli Atleti ci mostrino nelle loro performances e quindi come vogliamo che le onde siano surfate.
Allego i link dei filmati usati al corso per far capire cosa si intende per velocità, fluidità e potenza in prossimità della sezione critica dell’onda o per approccio verticale della tavola in prossimità della sezione critica dell’onda ecc. (vedi i criteri pubblicati da AICW):
www.continentseven.com/windsurfing-waves-on-maui/
www.continentseven.com/victor-fernandez-in-maui/
www.continentseven.com/maui-windsurfing-from-a-drone/
www.continentseven.com/levi-siver-through-my-eyes-ep-3-el-nino/
Quindi questa è la risposta alla tua domanda, e si spera anche alle nostre (mie, di Andrea e dei Giudici), visto che mentre ti rispondo sull’altro schermo sto chiamando la gara wave di Puzziteddu per lunedì e martedì … è il momento quindi di testare se tutto quello che abbiamo immaginato, fatto e scritto funziona bene.”
RIW: “Quali sono i cambiamenti sostanziali?”
C.S.: “In realtà non ci sono cambiamenti sostanziali; abbiamo scritto e standardizzato quello che tutti già conoscevano (almeno i Giudici e spero gli Atleti) onde allineare il giudizio di tutti; chiaramente rimane ferma la soggettività del Giudice nel valutare lo stile ecc … ma questo credo sia un punto imprescindibile del giudizio da valorizzare, così come avviene negli altri sport che richiedono valutazioni personali (tuffi, ginnastica , danza ecc) su stile, compostezza ecc …
L’unico vero cambiamento è l’informazione. Ora tutti sanno come si giudica, come si organizza, come si porta avanti un evento wave … e non mi sembra poco considerando come in precedenza non vi era, ad esempio, neanche un criterio certo nel sanzionare eventuali interferenze o droppaggi.
Ora, soprattutto nell’era dello streaming (a parte per Puzzitteddu ove per problemi di aereoporto non ci fanno collegare ai satelliti), chi guarda una gara wave, e poi vedrete anche freestyle, potrà capire cosa sta succedendo e soprattutto capire perché vengono dati determinati punteggi dalla Giuria, considerando anche poi che con Eddy Piana si sta studiando un sistema per inserire in tempo reale i punteggi sullo schermo … un po’ come nel PWA … solo che a differenza loro i nostri telespettatori, anzi streamingspettatori, potranno, criteri di giudizio alla mano, capire perché un salto o un’onda sono stati valutati in quel modo dai Giudici.
Speriamo di riuscire a mettere on line il sistema quest’anno … Eddy è molto vicino al risultato finale.
Tutto qui … spero di essere stato esauriente.
Ciao e grazie per l’interesse.
interview: www.RIWmag.com
photo: courtesy Cristiano Siringo/AICW/WGS