Riceviamo da Federico Infantino e pubblichiamo:
That’s The Story Men: Australian Infantino’s Diary part 1!
Dopo averlo sognato da sempre sono arrivato al giorno della mia partenza per un nuovo continente: l’Australia.
Il 10 settembre 2013 sono partito dall’aeroporto di Nizza destinazione Perth con la mia attrezzatura da Windsurf, una tavola da surf, uno skate, uno zaino con un po’ di vestiti ed un visto Working Holiday valido 1 anno, senza sapere cosa mi aspettasse!!!
(ps dopo essere riuscito a passare incolume per anni con i vari kg extra di attrezzatura sportiva, questa volta Emirates mi ha veramente tagliato le gambe, sto procendendo con una richiesta di rimborso ma la vedo dura …)
Avevo contattato qualche mese fa’ Federico Radicioni e Ivan Zecca, forti wave riders italiani emigrati entrambi nella West coast australiana, Fede oltre ad avermi dato qualche dritta mi è venuto anche a prendere in aeroporto e mi ha ospitato a casa sua per i primi 4 giorni, giusto il tempo di capire dove fossi finito!
Il nuovo continente non mi ha accolto nei migliori dei modi: la pioggia e il freddo non sono mai mancati durante la mia permanenza a Perth!
Quattro giorni di fuoco: dopo essere andato a dormire per le 22 la sera del mio arrivo ed essermi svegliato alle 12:30 del giorno dopo non sono stato fermo un secondo!
Ho iniziato subito a cercare qualche minivan da comprare sui siti internet e nel frattempo, grazie alle dritte di Fede, sono riuscito a concludere il primo giorno con:
scheda sim /numero australiano,
conto in banca,
medicare (tipo tessera sanitaria),
tax file number (essenziale per poter lavorare in Australia)
e trovare qualche van /macchina da andare a vedere il giorno successivo!!!
Dopo aver passato la mattinata a girare per concessionarie in tutta Perth senza trovare qualcosa di interessante il pomeriggio del secondo giorno sono andato a vedere con Fede un Mitsubishi Delica del ’97, colpo di fulmine a prima vista: 2800 turbo diesel 4×4 con differenziale e ridotte, qualche bottarella dovuta a scontri con canguri, ma … era lei!
Da classico italiano sono anche riuscito a scendere di 700 dollari dal prezzo iniziale e dopo averla provata per una ventina di minuti ho deciso di portarmela via!
Qualche ora dopo avevo già fatto il passaggio!
Il giorno 3 è stato fondamentale: avevo un macchina grossa con 8 posti ma doveva diventare un van camperizzato con 2 posti, un letto ed un “rimessaggio” per l’attrezzatura da Windsurf!
Quindi la giornata è stata divisa in 3 fasi:
1) far sparire i sedili posteriori
2) costruire una struttura per il letto
3) camperizzare il Delica
Far sparire i sedili è stato abbastanza facile regalandoli ad una concessionaria, la parte complicata era la struttura del letto, ma la mitica catena di negozi Bunnings mi ha salvato!
Dalle viti ai pannelli di legno, dai cacciaviti ai mega macchinari di lavoro Bunnings vende di tutto e dopo essere entrato ed aver comprato un metro a 5 dollari mi sono messo nel parcheggio del negozio a prendere le misure del van e disegnare il mio progetto su un pezzo di carta!
Dopo esattamente 3 ore sono uscito dal negozio con 3 pannelli grossi 45×180, 4 listelli spessi da 135, 8 listelli spessi da 50 e tante viti!!!
Per la terza fase il famoso negozio Kmart (in cui sono stati girati credo 2 film) è stato la soluzione a tutto! Cibo, vestiti, tende, cucine, camping, quel negozio vende di tutto a prezzi super cheap e quindi sono uscito da li’ con tutto il necessario: tenda, coperte, cucina, gas, lanterna, pala, materasso, pentole, piatti, cuscini … di tutto!!!
Ero quasi pronto, dovevo dare una pulita al furgone, montare la struttura del letto e sistemare tutto quello che avevo comprato; il tutto sono riuscito a farlo nel quarto giorno.
Non contento, per essere più tranquillo, con l’aiuto di Fede Radicioni nella veste di meccanico ed appassionato di Delica (lo ha anche lui del ’98) abbiamo fatto un cambio olio, cambio filtro dell’olio e cambio filtro benzina!
Dopo tutta questa esperienza il quinto giorno è iniziata la mia vera avventura Australiana con la partenza per Gnaraloo, dopo aver corso tutta la mattina per la città di Perth per andare a firmare 2 fogli dell’assicurazione, siamo partiti nel primo pomeriggio.
2 Delica e 3 italiani: io, Fede Radicioni ed un suo amico Matteo detto “Superman” arrivato quella notte dall’Italia.
Mega spesa per 10 giorni di deserto, ci aspettavano 1200 km divisi in 2 giorni di viaggio.
La prima tappa è stata Geraldton (500 km circa da Perth) dove ci siamo fermati qualche ora per dormire, siamo ripartiti la mattina del mio settimo giorno all’alba.
Usciti dalla città il panorama è indescrivibile!
Il continente è cosi grande che non eravamo neanche a metà strada e per rendere le cose più facili, per tutto il tragitto, canguri e struzzi ti attraversano la strada mentre sei a 120 km/h.
Poco davanti a noi quella mattina una macchina ha centrato in pieno uno struzzo che si è lanciato in mezzo alla strada, ed i centinaia di canguri morti a bordo di essa non promettevano niente di buono!
Riusciamo comunque ad arrivare all’ultima città a circa 200 km da Gnaraloo senza intoppi, dopo aver fatto un altro pieno ed ancora un pezzo di strada asfaltata, siamo arrivati al mitico e famoso cartello KING WAVES KILL, dove, grazie alle strane forme della roccia, l’acqua dell’oceano indiano viene sparata in aria da vari fori con mega getti che supero anche i 10 metri!
Quel cartello però indica anche l’inizio dei 100 km di sterrato che ci mancano per arrivare a destinazione: gomme sgonfiate da 40 a 25 bar e si parte per l’ultimo tratto di strada che sembra non finire mai!
Almeno un’ora di sterrato a manetta per poi arrivare a quel cartello che tanti surfisti hanno sognato e tanti sognano di poter vedere: Gnaraloo Station!
Da li’ in poi sei in mezzo al deserto più assoluto, circondato dal nulla, l’unica sistemazione possibile è prendere un posto al 3 miles camp, un campeggio che ti offre con 20 dollari al giorno un “parcheggio“ nel deserto e dei bagni con acqua desalinizzata.
Una volta arrivati al camping abbiamo svuotato i furgoni e preparato il nostro “campo base“ con tavoli, sedie, tende e mini cucina, dopo di che ci siamo fiondati allo spot e dopo 25 ore dalla nostra partenza da Perth siamo entrati in acqua a Gnaraloo!!!
Il vento era bello forte ed i set … Enormi e perfetti!
Condizioni perfette per inaugurare i nuovi giocattoli 2014: Quatro thruster Pyramid 76 lt, Goya Guru G4 4.2 m e il MaverX Superleggero 370!
L’unica pecca di quel giorno è stata la marea stra bassa, il reef di quello spot è micidiale, per non distruggere le pinne sono partito da riva in body drag, ma dopo qualche decina di metri avevo già strappato la muta sul reef (immaginate quanto fosse bassa la marea) quindi ho optato per una dura camminata a piedi nudi sul reef … Dolorosa ma ne è valsa la pena!
L’onda era veramente gigante e perfetta, ma ciò non vuol dire che sia facile da surfare, ci ho messo un po’ di giorni prima di capire bene come funzionasse quell’onda: una sinistra che strotola perfettamente con 2 picchi grossi che diventano tubi perfetti la mattina con il vento da terra!
10 giorni a Gnaraloo sono stati veramente un’avventura ed un’esperienza unica difficile anche da descrivere. Onde perfette, canguri che saltano ovunque al tramonto, centinaia di balene enormi che ti passano a pochi metri in acqua, mante, tramonti mozzafiato, cielo illuminato a giorno con la luna piena e stellato come non avevo mai visto prima, pecore e montoni che ti svegliano la notte prendendoti a testate il furgone, pasta e cibi in scatola cucinati su un fornellino, caldo assurdo di giorno e freddissimo di notte: un’avventura!
Fortunatamente la bassa marea dopo qualche giorno si è spostata alla mattina, ed i danni dovuti al reef vivo sono stati per me abbastanza limitati: una muta un po’ strappata ed una vite della pinna rotta.
A Fede Radicioni invece è andata un po’ peggio: uscendo dall’acqua il 2° giorno ha messo un piede su un pezzo di reef che gli è penetrato per qualche centimetro dentro, facendolo rimanere fuori dall’acqua per qualche giorno per far chiudere la ferita!
Il nostro amico Matteo invece è stato ancora più sfortunato facendosi male ad un ginocchio il primo giorno è dovuto rimanere a terra per un bel po’ di giorni!
Su 10 giorni abbiamo preso 8 giorni di vento, 2 un po’ onshore (se quello si poteva definire onshore !!!) e 6 con set veramente grossi!
Le vele usate sono state: 3 uscite con la 4.7, 3 uscite con la 4.2 e 2 con la 3.7 Goya guru G4 2014.
Tavola 76 litri Quatro Trhuster Pyramid 2014 con pinne MFC custom Red: avrei avuto occasione di usare anche il 69 lt KT 2013, ma quando si ha tra le mani un giocattolino nuovo è difficile lasciarlo a terra!!!
Alberi MaverX stilo 200 proto e Superleggero 2014 , Boma slim al360!
Dopo 2 anni di Banzai sono tornato con le mie amate Guru, questa volta a 4 stecche!
Più neutre rispetto alle Banzai ma comunque stra belle vele e perfette per un rider di peso leggero come me (61 kg).
Il Pyramid è stato una sopresa: sono stato sempre un po’ scettico sul Thruster e amo alla follia il mio 69 litri quatro KT model quad, tavola che però questa’anno si è trasformata in Thruster.
Le prime impressioni sono state: Leggerissima e stra veloce, la tavola parte subito in planata e nei down the line va a manetta, molto più veloce del quad, manovrabilissima.
KT è riuscito a creare un prodotto con le curve di un quad e con la velocità di un thrhster!
Risultato? un altro capolavoro di mister KT: lo shape della tavola ricorda tanto quello di una tavola da surf, e visto che al momento la mia è l’unica Quatro 2014 nel western australia è stata apprezzata da molti local del posto!
I nuovi Maverx invece non sono stati una sorpresa, perfetti sulle vele Goya hanno attuttito bene i colpi e le frullate sopravvivendo tutti al famoso Reef di Gnaraloo!
Terminati i 10 giorni il cibo era finito, Matteo doveva tornare in Italia e Federico a Perth per lavoro … ed io??!!
Era iniziato il mio diciassettesimo giorno australiano e dopo essere tornato dal deserto di Gnaraloo e fatto tappa a Canarvon per fare un po’ di spesa e soprattutto di bucato mi sono ritrovato completamente da solo dall’altra parte del mondo!
Ho inziato così a pensare se tornare a Gnaraloo e restare li’ o iniziare a scendere verso Geraldton: un altro pieno di benzina e altri giorni di campeggio mi sarebbero costati un bel po’ e visto che le previsioni non erano delle migliori ho optato per iniziare a scendere verso sud … ma ritornerò in quel posto magico!
Ho dormito parcheggiato su una spiaggia con altri camper per una notte a 30 km da Canarvon dopodiché sono sceso ancora di 500 km e fatto tappa a Kalbarry.
Se ci tieni alla tua macchina e alla tua salute qui è veramente tanto consigliato non guidare di notte a causa dei tanti tanti canguri che girano per le strade!
La mia permanenza a Kalbarri è durata 2 giorni: è un paesino piccolo ma immerso in un piccolo paradiso con spot da surf da onda veramente fantastici, quasi finto!
Il livello dei surfisti è imbarazzante e le onde erano veramente grosse, la cosa che mi ha più impressionato sono stati dei ragazzini che surfavano con un livello incredibile!
E della fauna locale ne vogliamo parlare???
Dopo questa piccola sosta a Kalbarri sono ripartito per altri 100 km arrivando così a Geraldton, per strada una ragazza in macchina davanti ai miei occhi ha centrato in pieno un canguro saltato fuori dal nulla, distruggendo metà auto. Dopo aver visto quella scena ho decisamente rallentato la mia andatura in macchina riuscendo così a vedere, pochi km dopo l’incidente, altri 2 canguri che sono sbucati dal nulla ed evitarli!
Adesso vi scrivo da Geraldton, la capitale del vento Australiana, che per adesso mi ha fatto navigare solo 1 giorno a Coronation Beach, ma le previsioni da domani sembrano promettere bene!
Sono stato la prima settimana in un camping e da 2 giorni mi sono trasferito in un Backpacker, dormendo dopo un mese in un letto vero!
Fede Radicioni, ricordiamo Sailor designer ufficiale di Challenger Sails, l’uomo che ha sviluppato la vela a 4 stecche e la prima vela mai messa in commercio a 3 stecche di Challenger, mi ha chiamato poco fa’ per farmi sapere (viste le previsioni) del suo imminente arrivo a Geraldton!
Cosa ho fatto questa settimana senza vento ??? Conosciuto gente da tutto il mondo tra cui Pro surfers, altri ragazzi italiani come Thoma e Davide, e iniziato a cercare un lavoretto, ma qui programmare le cose è veramente difficile perché non sai mai cosa ti può capitare: come per esempio qualche giorno fa’ dopo una serata abbastanza pesante mi ha svegliato un ragazzo argentino che tirando pugni sulla porta gridava “Come on guys it’s time to wooork !!” Un’ora dopo mi sono ritrovato a lavorare assunto da una delle più grandi pescherie del Western Australia!!!
Per ora da Geraldton è tutto, vi aggiornerò con la seconda parte del mio diario australiano, intanto seguitemi sulla mia pagina FB!!!
Fede Infantino Ita999 www.federicoinfantino.com
That’s the story men! Australian’s Diary!
text & photo: Fede Infantino Ita999