Come preannunciato venerdì scorso (www.riwmag.com/riwmag-contro-il-corona-virus-covid-19/) di fronte alla pandemia del Corona Virus COVID-19 è da giorni che, considerando la fortuna, l’onore e la responsabilità di avere a disposizione un canale di informazione (sportiva) a livello nazionale, noi di RIWmag ci chiediamo cosa possiamo fare di utile in questo momento a partire proprio dai principi sportivi che ci accomunano e che noi tutti condividiamo.
Siamo finalmente pronti a lanciare una nostra prima iniziativa: YouRIWmag vs Covid-19
Ma prima di addentrarci nei suoi dettagli facciamo qualche passo indietro in modo da contestualizzarla correttamente e richiamare così in modo più incisivo la vostra attenzione e la vostra partecipazione.
E’ COME SE FOSSIMO IN UNO SCENARIO DI GUERRA
E’ da qualche giorno che stavamo maturando la sensazione di ritrovarci come in uno scenario di guerra, ma considerata la portata sportiva della nostra missione comunicativa e non volendo usare espressioni che portassero ad un eccessivo ed ingiustificato allarmismo avevamo preferito non condividere questi termini.
Ma leggendo alcuni recenti articoli a riguardo (www.ariannaeditrice.it/articoli/i-due-stili-strategici-di-gestione-dell-epidemia-a-confronto?fbclid=IwAR2UAD7zpzT3RhGFeoAK3Ot98J3WYw8CBwMbKbXQYL2U-qcSPBRk40wu8mQ) ci siamo resi conto che la nostra sensazione non fosse così tanto fuori luogo.
Perché la realtà che stiamo vivendo è paragonabile ad uno scenario di guerra?
Per dei fattori concreti e semplici che generalmente si verificano contemporaneamente in uno scenario di guerra e si stanno verificando proprio in questi ultimi giorni:
– c’è un senso diffuso e giustificato di paura e panico tra la popolazione mondiale,
– alcuni sistemi ospedalieri sono ormai quasi al collasso e in alcuni reparti sono già alla necessità di seguire criteri prioritari per decidere chi salvare, nella consapevolezza di non poter disporre di tutte le risorse necessarie per salvare tutti,
– si diffondono scene di assalto popolare per accaparrarsi e accumulare le risorse alimentari e i beni di prima necessità,
– esiste un vero e proprio nemico, potente e pericoloso, che sta mietendo delle vere e proprie vittime. Solo che questo nemico non ha un’uniforme, non ha nazionalità e non è razzista. Non conosce frontiere e paradossalmente è talmente piccolo da essere invisibile. Apparentemente ha solo delle preferenze climatiche e per ora sembra preferire le condizioni climatiche del sud Europa. Questa non è una guerra convenzionale e il nemico chiaramente si chiama Covid-19,
– le autorità nazionali, in attesa di poter disporre di altri strumenti per contenere e risolvere il problema, stanno applicando delle comprensibilissime risoluzioni di social distancing forzato che di fatto limitano la libertà individuale dei singoli e sono paragonabili ad un vero e proprio coprifuoco.
ADATTARSI E REINVENTARSI
Perché è importante diventare consapevoli di essere in uno scenario simile a quello di una guerra?
Perché proprio facendo un confronto corretto con una situazione simile possiamo più velocemente ritrovare l’orientamento e gli spunti migliori per sapere reagire adeguatamente alla grande sfida che abbiamo di fronte a noi!
In guerra generalmente sopravvive colui che sa sviluppare un istinto più sensibile e più arguto e che al tempo stesso si sa adattare più velocemente riuscendo a portare a termine il proprio scopo stravolgendo regole precedentemente esistenti, sapendole addirittura invertire o reinventare completamente.
DIFFICOLTA’ MA OTTIMISMO
Le guerre, purtroppo, fanno parte del processo evolutivo. Ci mettono di fronte a delle difficoltà complesse e apparentemente insuperabili in quanto mai affrontate prima. Ma è proprio l’ingegno stimolato dalla necessità di sopravvivere che ci spinge a migliorare scoprendo e inventando risorse insperabili, facendoci maturare, rendendoci più forti. Quindi questo momento di grande difficoltà che stiamo affrontando non ci deve bloccare nella paura, ma, come dimostrato più volte nella Storia, ci deve stimolare a crescere e a diventare più forti.
Infatti la paura, nella peculiarità della sua dinamica, ci fa richiudere in noi stessi facendoci sentire ancora più soli e deboli.
Ma ricordatevi, in guerra sopravvive colui che sa stravolgere le regole, colui che sa stravolgere la paura, e quindi colui che anziché isolarsi sa costruire attorno a se’ consenso e relazioni proprio in modo da sviluppare, grazie al confronto costruttivo, più idee possibili, migliori e più velocemente.
Siamo in un’epoca in cui la tecnologia ci stava allontanando gli uni dagli altri, ci stava isolando e forzando a vivere in bolle virtuali egoistiche … ma proprio questa guerra contro il Covid-19, che ci obbliga ad evitare i contatti fisici, ora ci sta spingendo a stravolgere le regole della tecnologia … adesso è arrivato il momento di usare la tecnologia per riavvicinarci, per ricreare il senso di appartenenza ad una comunità in cui condividere valori, idee, sogni, forze, creatività e la gioia dell’obiettivo comune di tornare al più presto ad una vita in cui saremo di nuovo liberi di praticare il nostro amato sport ogni volta che farà vento!
YOU RIWMAG VS COVID-19
E’ proprio in questo contesto, è proprio sviluppando questo ragionamento, è proprio chiedendoci che cosa avremmo potuto fare di utile nel nostro piccolo per la nostra comunità, è proprio chiedendoci come avremmo potuto dare un piccolo esempio concreto, che siamo arrivati a concepire
YOU RIWMAG VS COVID-19!
Finora avevamo concepito la nostra missione come la ricerca di informazioni relative allo sport del windsurf in ambienti nazionali e internazionali, per poterle confezionare e portare nelle vostre case attraverso i device mobili connessi.
Ma adesso siamo tutti in guerra contro il Covid-19, che proprio per le sue caratteristiche, rischia di mettere in ginocchio molte economie a partire da quelle più fragili come quelle del nostro sport, messo alla prova da diversi anni per tutta una serie di difficoltà che abbiamo affrontato già diverse volte in passato.
Come poter mantenere questa economia viva in un momento così difficile? Come riuscire a portare contenuti windsurfistici nella casa dei nostri lettori quando sono occupati giustamente da priorità più impellenti?
Stravolgendo le regole! Ovvero con questa iniziativa social i protagonisti diventano i lettori, RIWmag non va più per forza solo a intervistare i vari top riders e VIPs del nostro sport ma si rivolge anche ai suoi lettori per chiedere a ciascuno di condividere con gli altri le proprie soluzioni in questo momento di sfida epocale!
Come state passando le vostre giornate? Cosa avete inventato per restare positivi e creativi? Come riuscite a soddisfare la vostra necessità di windsurf?
Mandateci una foto (almeno 960pixels di larghezza) o il link di un vostro video pubblico (almeno 480p) accompagnato da un breve testo, a patto che venga raffigurato anche almeno un oggetto windsurfistico.
Scatenate la vostra fantasia e il vostro ingegno rispettando però le attuali restrizioni governative per limitare la diffusione del Covid-19.
Potete inviare il tutto per mail a info@RIWmag.com e regolarmente posteremo degli articoli che raccoglieranno le vostre testimonianze.
Specificate ovviamente anche il vostro nome e la zona da cui ci scrivete.
LE PRIME TESTIMONIANZE
Senza che gli autori lo sapessero, abbiamo già trovato i primi due partecipanti alla nostra iniziativa!
Loro hanno prodotto i loro contenuti prima di venire a conoscenza della nostra iniziativa ma ci hanno già dato il loro consenso a poterli utilizzare.
Il primo è Paolo Cabrina da Roma che ha scritto un test sulle sue nuove pinne wave:
Il secondo è Tom Tommy da Valmadrera che non potendo uscire di casa per fare windsurf è riuscito a fare windsurf a casa con addirittura tanto di vento artificiale:
Infine per ora vi salutiamo con un insegnamento di Bruce Lee, grande maestro non solo di arti marziali ma anche di filosofia e di vita.
Visto che l’acqua è l’elemento in cui ha origine la vita, è un elemento fondamentale per la pratica del windsurf e visto che stiamo vivendo in un periodo in cui abbiamo bisogno di un enorme spirito di adattamento, non abbiamo scelto a caso questo passaggio.
Bruce Lee diceva:
“svuota la tua mente, sia tu senza forma, come l’acqua.
Se metti l’acqua in una tazza, l’acqua diventa la tazza.
Se metti l’acqua in una bottiglia, l’acqua diventa la bottiglia.
Se metti l’acqua in una teiera, l’acqua diventa la teiera.
Ora l’acqua può fluire o può bloccarsi … sia tu acqua amico mio!”
text: www.RIWmag.com